centro storico, collinare, pianificato, a scacchiera, difensivo, Atella (XIV)

Atella, 1320/ 1330

Centro collinare, un tempo era dotato di possenti mura e di un castello con torri cilindriche. Passeggiando lungo il centro storico si scorgono i resti dell’antico passato, come la Torre Angioina detta di S. Eligio, ciò che resta del castello, cui si accedeva attraverso due porte delle quali è ancora visibile quella di San Michele. Fra le altre testimonianze storico-architettoniche merita una menzione particolare la trecentesca chiesa madre dedicata a Santa Maria ad Nives, restaurata nel sec. XX, con l’originale portale in pietra con motivi islamici

  • OGGETTO centro storico collinare, pianificato, a scacchiera, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro a nord-ovest della provincia di Potenza, vicino al confine con la campana provincia di Avellino, nei pressi della riserva regionale “Lago piccolo di Monticchio”, situato a 500 metri s.l.m. sul versante sudorientale del Vulture, alla destra della Forra di Atella
  • LOCALIZZAZIONE Atella (PZ) - Basilicata , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Giacomo Matteotti, Atella (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'abitato più antico era sulla sponda destra del torrente Levata, vicino o sullo stesso sito dell'antica Vitalba, la quale risulta frequentata con continuità da età paleolitica a tutto il XV secolo. La cittadina attuale è stata invece costruita agli inizi del XIV secolo per volontà di Roberto I d'Angiò con il fine di contrastare lo spopolamento e l'abbandono di quella zona del Vulture dopo le molte guerre che, a partire dal 1268, sconvolsero il territorio. Nel 1496 la prosperosa cittadina è assediata dai francesi di Carlo VIII, occupata e saccheggiata; quindi, viene assediata anche dagli spagnoli di Re Ferrante d'Aragona. Nel 1423 la Regina Giovanna la dà come feudo a Giovanni Caracciolo; dopo il 1497 viene infeudata a Filiberto Chalon, principe d'Orange, con 'l'intero stato di Melfi'; nel 1530, scomparso il principe, Atella e San Fele vanno ad Antonio di Leyva, poi ai De Capua, ai Gesualdo, ai Filomarino ed ai Caracciolo di Torella. Fu gravemente colpita dal terremoto del 1851 che causò crolli e gravi lesioni in quasi tutte le abitazioni e danni nelle chiese di S. Nicola, S. Benedetto, dii Santo Spirito con l’annesso convento e nella chiesa di S. Lucia in cui crollò la volta
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700204569
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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