Madonna annunciata e Angelo annunciante

dipinto, post 1600 - ante 1624

A destra è raffigurata la Madonna, con lo sguardo rivolto verso il basso e le braccia incrociate sul petto, in segno di remissione. Indossa un veste rosa ed un mantello blu che parte dalle spalle, mentre il volto è coperto da un velo bianco e coronato da aureola. A sinistra, l'Arcangelo Gabriele con la destra sollevata e un giglio nella sinistra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Castelluccio Superiore (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le due tele sono in cattive condizioni di conservazione e vengono custodit e nella sacrestia della chiesa di S. Margherita. Nei lineamenti del volto della Madonna, nel taglio di labbra, naso ed occhi (con le palpebre pesant emente abbassate e contornate di scuro), nonchè nella scelta dei colori, s i riscontrano notevoli affinità con il dipinto raffigurante la "Madonna in trono tra S. Margherita d'Antiochia e S. Caterina d'Alessandria", colloca to sul primo altare a sinistra, sempre nella chiesa di S. Margherita. Ques to dipinto, restaurato negli anni 2002-2003 da Vakali S., (perizia restaur i n.36 del 27/11/2000), per conto della SPSAE di Matera, presenta un'iscri zione sulla spada di S. Caterina: "LAMA ALISANDRINA 1613". E' probabile, q uindi, che l'Annunciazione sia stata eseguita dallo stesso pittore della M adonna in trono tra Sante, legato, secondo Ruotolo R., alla cultura napole tana tardo - manierista ed, in particolare, ai modi di Giovan Bernardino A zzolino (cfr. scheda OA, NCTN: 17/00041694). Nell'Annunciazione in esame, invece, maggiori sono i rimandi alla pittura del potentino Antonio Stabile che, nell'iconografia dell'Annunciata, sembra riproporre il prototipo di Leonardo da Pistoia nella chiesa di S. Martino a Lucca (cfr. Miraglia A., 1992, p. VIII; Grelle Iusco A., 2001, pp. 94-104). La precisione nel diseg no delle mani lunghe ed affusolate, il modo in cui è risolto il polsino si nistro della veste della Madonna o il passaggio del suo manto attorno al b raccio destro, sembrano, infatti, richiamare le Madonne più volte replicat e da Antonio Stabile, secondo una cultura pittorica di matrice raffaellesc a e toscana, permeata dei moduli della coeva pittura napoletana [vedi l'An nunciazione nel tabellone dei 15 Misteri della Madonna del Rosario (1576-7 7 ca.), nella chiesa di S. Michele a Potenza; l'Annunciazione, trafugata, del polittico della SS. Trinità a Tramutola (1569 ca.); l'Annunciazione de l polittico nella chiesa del Convento di S. Antonio ad Oppido Lucano; la M adonna e S. Lucia del trittico nella medesima chiesa]. Lo stesso dicasi p er la posa convenzionale dell'Arcangelo e, in particolare, per il braccio destro sollevato con la mano benedicente, per la posizione delle ali e per l'acceno di colonna che sembra di scorgere alle sue spalle come quinta ar chitettonica della scena. Notevole anche la somiglianza dell'orecchio dell 'Arcangelo con quello di Dio Padre, raffigurato in un dipinto, sempre nell a chiesa di S. Margherita a Castelluccio Superiore, facente parte di un po littico disperso, attribuito dalla Grelle ad Antonio Stabile e datato into rno al 1580 (cfr. scheda OA, NCTN 17/00041726; Grelle Iusco A., 2001, p.10 0). Nel complesso, però, vi sono alcuni particolari (come la veste dell'Ar cangelo il cui braccio destro nei dipinti dello Stabile è quasi sempre nud o e con un accenno di muscolatura; la resa alquanto piatta e semplificata del velo della Madonna e della capigliatura dell'Arcangelo; la mancanza de i toni freddi e porcellanati, tipici delle opere dello Stabile degli anni ottanta ) che tradiscono la presenza di una mano diversa da quella del not o pittore lucano. L'ipotesi è che l'Annunciazione sia stata eseguita agli inizi del Seicento da qualche seguace dello Stabile, che doveva sicurament e aver visto il polittico di cui parla la Grelle. Considerando, inoltre, i l formato delle due tele, è probabile che costituissero le lunette superio ri di un polittico più grande, forse lo stesso cui doveva appartenere anch e il dipinto della Madonna in trono tra Sante (visibilmente riadattato nel la sua attuale cornice in stucco)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167240
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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