ultima cena

dipinto, 1666 - 1666

La scena raffigurata nel lunettone dell'ex refettorio del Convento è quell a dell'Ultima Cena. Al centro è dipinto il Cristo, seduto dietro la mensa e visibile per tre quarti; ha il capo lievemente reclinato, circondato da una luminosa aureola ed è raffigurato nell'atto dell'annuncio del tradimen to. Indossa una tunica rossa ed un manto azzurro. Gli Apostoli sono dispos ti intorno al tavolo rettangolare che taglia la scena orizzontalmente, sei sul lato destro, fra i quali si vede San Giovanni mentre si accascia fra le braccia di Gesù, e sei sul lato opposto, tutti sorpresi dalla notizia a vuta. I toni vivaci degli abiti, che vanno dal verde all'azzurro, al rosso ed al giallo ocra creano un piacevole contrasto cromatico e spiccano sul bianco candido della tovaglia, sulla quale giace un vassoio con l'agnello, simbolo dell'Eucarestia. Alle due stremità si intravedono due colonne che accennano un'architettura, mentre una finta cornice in stucco delimita la scena orizzontalmente; al di sotto di essa, all'interno di cornici ovoida li, sono dipinte due iscrizioni, mentre in basso, a sinistra, una porta se miaperta

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Castelluccio Inferiore (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le due iscrizioni dipinte negli ovali commemorano l'istituzione di un capi tolo, avvenuto nel 1666 nel Convento dei Frati Minori Osservanti, durante il quale vari confratelli ricevettero il titolo di "diffinitores". A dista nza di poco più di un secolo dalla sua fondazione, avvenuta nel 1573, la P rovincia francescana di Castelluccio Inferiore, è dunque sede di un avveni mento importante. Le fonti storiche ci informano che il Convento di Sant'A ntonio è la fabbrica più documentata tra le varie chiese di Castelluccio, per l'abbondanza di riferimenti negli studi riguardanti le vicende storich e della Provincia dei Frati Minori Osservanti di Basilicata; tuttavia, per l'impossibilità di svolgere, in questa sede, ricerche più approfondite, c i limitiamo a proporre una datazione fondata sui dati a disposizione e sul l'analisi stilistica. Probabilmente è a quella data che va riferito il dip into, del quale è impossibile riferire l'autore. Si tratta di un soggetto sacro molto rappresentato negli ambienti religiosi e, nel nostro caso, del tutto attinente al luogo in cui è stato dipinto: il refettorio del Conven to, l'aula dove i religiosi si riunivano in comunione, proprio come Gesù c on gli Apostoli. Un recente restauro ha restituito vivacità ai toni dell'a ffresco, che variano dal rosso intenso al giallo e al verde ed evidenziano le masse volumetriche, creando sul panneggio un effetto chiaroscurale. Le qualità esecutive del dipinto suggeriscono di riferirlo a qualche frescan te attivo in area meridionale, con buone capacità espressive, ma che si es prime con un linguaggio timido e forse troppo legato agli influssi provinc iali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167046
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ISCRIZIONI sul dipinto, nell'ovale a sinistra - ANNO D. 16(6)6 DIE 2 M. 1BRIS./ HIC CELEBRATUM FUIT CAPITULU(M)/ A.R.P.F. DIDACUM A PIZZO [---] NIT [---]/ G [---] ET COMMISS VISITAT [---] MIN. ( P)VIN. A.R.B.F. BENEDICTUS A PETRA/ PRETIATA/ CUSTOS ELECTU(S) R.P.F. BERN ARDI BORCIA/ DIFFINITORES ELECTI/ R.P.F. ALEXANDER A TERZA/ R.P.F. MARTIUS A PISTICIO/ R.P.F. IUSIL[.]US A PISTICIO/ R.P.T. ATHANASIUS A - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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