centro storico, collinare, Castelluccio Inferiore, Castelluccio (denominazione storica, fino al 1813) (ultimo quarto XI)

Castelluccio Inferiore, 1089 - 1089

Il centro si sviluppa in forma allungata e conserva le caratteristiche del borgo medioevale. Domina l'abitato il convento di Sant'Antonio (secc. XVII-XVIII), sede municipale, con l'annessa chiesa di Santa Maria delle Grazie costruita nel XVII sec. L'architettura religiosa comprende inoltre la chiesa madre di San Nicola, ricostruita in stile barocco su una fabbrica medioevale e di cui resta il massiccio campanile. A testimonianza del dominio feudale resta il palazzo baronale, ove sono conservati stucchi e affreschi del '600. Nella zona circostante fosso San Giovanni sorgevano parecchi impianti azionati da macchine idrauliche, tra cui una filanda e un mulino ad acqua del secolo scorso, in cui ancora oggi sono conservati tutti i macchinari: le macine, le tramogge ed il buratto

  • OGGETTO centro storico collinare
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro dell'Appennino Lucano, nell'alto bacino del fiume Lao ai piedi della Valle del Mercure, sito a 495 metri s.l.m. alle porte del Parco Nazionale del Pollino in cui ricade parte del territorio comunale
  • LOCALIZZAZIONE Castelluccio Inferiore (PZ) - Basilicata , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Roma, Castelluccio Inferiore (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo alcuni storici sorgerebbe nel luogo dell'antica 'Tebe Lucana', costruita dagli Osci, ma più volte distrutta. Altri ritengono che sorga sulle rovine dell'antica 'Merulum'. Testimonianza di tali epoche antiche sarebbero alcuni resti archeologici rinvenuti nella contrada Piano la Campanella, poco distante dal paese. La sua denominazione deriva dalla costruzione di un castello da parte dei Sanseverino poi controllato dal capitano lucano di nome Lucio, di qui il nome “castel di Lucio” e, poi, “Castelluccio”. Nel Medioevo il paese appartiene all’ammiraglio Ruggero di Lauria, successivamente ai Sanseverino, feudatari fino alla metà del Cinquecento e poi ai Baroni Cicinelli – Napolitano e Palmieri, quindi nel 1570 ai Pescara Di Diano fino alla fine della feudalità (1806). Il paese appartenne come casale a Castelluccio Superiore, da cui si è separato nel 1813; nel corso degli anni dominarono sul territorio i Sanseverino, i Palmieri, i Ciciniello e i Pescara di Diano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700204582
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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