San Michele Arcangelo

dipinto, ca 1690 - ca 1710

Il dipinto ha profilo rettangolare. L'Arcangelo schiaccia, con posaelegante, sotto i piedi il demone che, con fattezze umane, dimena lebraccia. L'Arcangelo, vestito con un corto abito arricchito da un ampiomantello, mantiene fermo il demone puntandogli con la mano destra unalancia sul petto e regge con la mano sinistra ben visibile in alto labilancia a due piatti. La scena è in primissimo piano ed emerge da unfondo bruno

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 153 cm
    Larghezza: 121 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
  • LOCALIZZAZIONE Cirigliano (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, di ottima fattura, si presenta oggi molto lesionato nellapellicola pittorica inaridita e molto abrasa. I recenti lavori direstauro hanno recuperato, liberandolo da strati di vernici oscurite,buona parte della tessitura cromatica, ma abrasioni databili a precedentiinterventi hanno irrimediabilmente danneggiato l'opera. Essa va adinquadrarsi nell'ambito della pittura napoletana di scuola giordanesca:la ariosità compositiva, la pennellata morbida e leggera, la strutturapittorica sgranata nella figura dell'Arcangelo, più contrastata ecompendiaria di quella del demone, richiamano i modi di GiuseppeSimonelli, allievo del Giordano e presente nella cappella ciriglianeseanche con uno splendido "S. Filippo Neri". Lungi dal seguire il filoneiconografico codificato dal Solimena che vuole un Arcangelo rutilante edaggressivo, qui si preferisce una posa più elegante e sinuosa, menodinamicamente disposta nello spazio, più vicina insomma ai modi delclassicismo di un Paolo De Matteis e di un Giovan Battista Lama. Perquanto moderata e ricondotta a schemi iconografici semplificati, lamatrice giordanesca è chiaramente visibile nel dettaglio del demone, chefuoriuscendo dalla tela in primissimo piano coinvolge comunqueemotivamente lo spettatore, e in alcuni particolari del S. Michele che,per lo meno per la parte inferiore, richiama palesemente il "S. MicheleArcangelo" di Luca Giordano conservato nella Gemaldegalerie delloStaatlische Museen di Berlino. L'opera è stata restaurata per conto dellaSoprintendenza BAS di Matera (data inizio restauri 20/11/1987, data fine24/11/1988). I lavori sono stati eseguiti dal restauratore Lorenzoni M.,sotto la direzione della dott.ssa Volpe I.. Foderato, rintelato edisposto su un nuovo telaio, il dipinto è stato pulito e ne sono statereintegrate le lacune
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700092239
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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