parato - manifattura napoletana (metà sec. XIX)

parato,

Il parato, realizzato in raso di seta rosso cardinale con ricami, è composto da: pianeta, stola, velo da calice e busta. Il ricamo, in oro filato, ritorto, lamellare, bouclè e paillettes dorate, è eseguito a punto imbottito e con applicazioni di fili lanciati fermati da punti in diagonale. La decorazione speculare ha origine da volute contrapposte e consta di varie cornucopie che, partendo dal centro, si sviluppano sui lati. Da esse nascono composizioni di vari fiori, foglie, melograni, spighe, pampini e grappoli d'uva. Sull'asse centrale si susseguono un piccolo cartiglio, un fiore stellato incorniciato da foglie lanceolate e un cartiglio polilobato sormontato da una rosa Tudor. Cartigli, cornucopie, spighe e grappoli decorano anche il velo e la stola. Galloni di oro filato e lamellare, uno decorato a zig-zag, l'altro ricamato con due nastri ondulati che si intrecciano ad "8". Alla stola è applicata una frangia con gonna sfilata di cordonetto d'oro. Le fodere sono cucite a mano, in taffetas rosso cardinale. Presento lo scudo cimato dalla croce patriarcale e dal cappello vescovile con tre ordini di nappe (1.2.3.). L'arma con punta presenta in basso tre alberi e una palma sormontati da uccello in volo rivolto verso il sole nascente

  • OGGETTO parato
  • MATERIA E TECNICA seta/ raso/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Napoletana
  • LOCALIZZAZIONE Melfi (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato, confezionato in raso rosso cardinale, è ricoperto da un ricamo eseguito con paillettes e fili dorati che crea col tessuto di fondo un contrasto coloristico, tipico dei lavori eseguiti durante il XIX secolo. Il disegno è basato su elementi floreali, volute, spighe di grano e grappoli d'uva, inseriti nei decori in riferimento alla destinazione d'uso liturgico del manufatto. L'esecuzione tecnica è abbastanza accurata, ma i motivi, benchè indagati con attenzione, presentano una certa freddezza e stilizzazione. Il parato, come attesta lo stemma, venne donato alla Cattedrale di Melfi da Mons. Ignazio Maria Sellitti. Questi, nativo di Lecce, venne eletto vescovo di Melfi e Rapolla nel 1849 ma nel 1881 abbandonò la carica. Morì il 26 aprile 1899 dopo aver vissuto 91 anni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700037484-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE L. 160/1988
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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