storie della vita di San Donato
dipinto,
ca 1390 - ca 1399
Dei riquadri originali sono superstiti soltanto quelli raffiguranti,probabilmente, il primo il miracolo della resurrezione di un morto e ilsecondo l'ingresso del vescovo della città di Arezzo, ostacolato daldemonio in forma di drago. La scena di risurrezione raffigura al centroil Santo vescovo nell'atto di chinarsi sulla bara del defunto, assistito,a sinistra da una figura femminile di gramaglie. A destra un gruppo dicittadini partecipa all'avvenimento nell'attitudine dello stupore. Lascena d'ingresso rappresenta il vescovo su un mulo di color nero, mentresi avvia verso la città (altre cose sullo sfondo) tra un gruppo dicittadini, probabilmente, ostili
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
- LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo narrativo delle "Storie di S. Donato" era costituito da almenootto riquadri di scena, delle quali sono superstiti soltanto due,appartenenti al ciclo consueto della vita del santo. Un altro miracolodoveva essere probabilmente quello del vaso liturgico, fatto frantumaredal demonio e riattaccato dal Santo durante la celebrazione della messa.Le 'storie', insieme alla raffigurazione del busto del santo,appartenente però ad un periodo precedente, testimoniano della continuitàdel suo culto nel santuario rupestre e della sua dedicazione originaria.Si trattava evidentemente di un Santo che godeva di larga popolaritànella base devozionale locale. Non è possibile, comunque, identificare itramiti di questa cultura iconografica, giunta fino a Matera 8non sitratta, infatti, di un Santo 'orientale', sconosciuto al santoralebizantino) e nel caso specifico, difficile risulta indagare soprattuttosulla cultura artistica dell'affresco, prova evidente d'altronde di unapratica artigianale locale, in cui echi e riflessi della pittura coltagiungono completamente sbiaditi e sviliti. Si tratta, quindiprobabilmente, anche se le condizioni di precarietà dei riquadri, nonpermettono un esame stilistico approfondito, di un frescante diverso daquello del S. Sebastiano, presente nella stessa cripta
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700035001
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI sotto il riquadro della resurrezione, a destra - [---] DONARDO - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0