Triarchia Apostolica. Acclamazione di San Pietro

dipinto, ca 900 - ca 999

L'abside sinistra è occupata per intero da una scena di "Acclamazione diS. Pietro" da parte dei due discepoli maggiori: Giovanni a destra eAndrea a sinistra (iscrizioni ai lati). delle tre figure quella centraleè meglio conservata e quasi integra. Pietro vi è raffigurato rivestito ditunica e di un mantello dal complicato gioco di drappeggi e pieghe. Conla destra benedice alla latina (ma il gesto eucologico non è ben chiaro),mentre con la sinistra sostiene due esili chiavi, disposte quasi come un"chrismon". Il volto è decorato da una corona di capelli, con ampiatonsura e da una barba corta e tondeggiante. Alla sua sinistra èraffigurato S. giovanni dal viso imberbe e giovanile, vestito anch'eglidi tunica e mantello. Egli leva la destra nell'attitudine della"acclamazione" e nella sinistra regge il vangelo chiuso con riccarilegatura decorata da orbicoli perlinati. A destra, visibile nella partesuperstite (volto barbuto, decorato da una corona di capelli...[continuain OSS]

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'iconografia della scena conferma il favore goduto dallerappresentazioni petriane (cicli, storie della passione, figure singole)nell'arte altomedioevale centro-meridionale e soprattutto nell'ambitobenedittono-campano. Si tratta di un culto fatto proprio dai Benedettiniper ovvi motivi di propaganda romana, soprattutto in un territorio ditenace colonizzazione religiosa (ma anche politica) greca. Non a caso,forse, alla rappresentazione si accompagna la figura di Andrea, fondatoredella chiesa di Costantinopoli, nell'atto di rendere omaggio, dunque, al"Primato di Pietro", vescovo di Roma, attestato dal vangelo di S.Giovanni (effigiato a destra). Questo tipo di rappresentazione non ènuovo nella decorazione dei santuari rupestri italo-meridionali, comedimostrava, ad es., il tema di propaganza romana, raffigurato nellacripta di s. Nicola a mottola nel dittico di Pietro e Leone Magno,protagonista quest'ultimo del concilio di Calcedonia del 451. Si trattadunque di rappresentazioni nate o diffuse nell'epoca che precedette eaccompagnò le discussioni, anche violente (lo scisma del 1054) intorno alprimato della Chiesa Romana. Anche per l'iconografia dunque, l'affresconon si allontana dall'epoca proposta per la datazione. Quanto allecaratteristiche dello stile vale ovviamente quanto detto nella schedarelativa alla "Madonna Regina", della stessa cripta, cui l'affresco dellaTritrarchia Apostolica si connette per evidenti affinità. Tra i monumenticitati in precedenza va richiamata in modo particolare la decorazioneminiata dell'Exultet Vat. Lat. 9820, datato recentemente dal cavallo trail 981 e il 987, epoca di maggiore penetrazione e scambi tra ilMonachesimo calabro-greco e quello longobardo-cassinese della Campania.Si veda ad esempio la davvero sorprendente affinità della figura diPietro della cripta materana con quella della scena "offerta del rotolo"nell'Exultet Vat. Lat. 9820
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700034940
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sull'oggetto - S(AN)C(TU)S PETRUS/ S(AN)C(TU)S IOANES (SIC)/ S(AN)C(TU)S ANDRE(AS) - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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