decorazione plastica - bottega lucana (sec. XVIII)

decorazione plastica, 1747 - 1750

facciata, dal prospetto leggermente convesso, articolata su due ordini con timpano mistilineo; il portale e il finestrone del secondo ordine in asse tra di loro sono inquadrati da coppia di pilastri su alto basamento; portale sormontato da timpano curvilineo e da nicchia con statua di sant'Agostino; un'ampia cornice separa il primo dal secondo ordine il quale presenta un leggero restringimento accompagnato da volute di raccordo che ospitano su mensole due statue di san Pietro e san Paolo; sul finestrone si apre un'edicola timpanata con un'altra statua di sant'Agostino; in corrispondenza dei pilastri, oltre il coronamento, vi sono coppie di pennacchi

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA pietra calcarea/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lucana
  • LOCALIZZAZIONE Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa con l'annesso convento fu edificata dagli agostiniani tra il 1591 e il 1598 sul luogo dell'antico ipogeo basiliano dedicato a san Guglielmo (sec. XII-XIII), già grancia della parrocchia di San Pietro Barisano. Le antiche strutture vennero inglobate nella nuova costruzione tanto da divenire una sorta di cappella laterale del più ampio edificio. Nella seconda metà del Seicento il complesso conventuale assume il classico impianto quadrangolare con chiostro centrale; la data 1658, incisa sul portale di accesso al chiostro, costituisce un termine di riferimento per la costruzione del primo nucleo. Nel 1701 si amplia l'ala prospiciente il torrente Gravina e si realizza una scalinata che mette in comunicazione la chiesa con il chiostro. A seguito dei danni causati dal terremto del 1734, la chiesa e il convento furono ricostruiti ex-novo tra il 1747 e il 1750. Il 2 maggio 1750 la chiesa fu consacrata dall'arcivescovo Antonio Antinori. Del più antico impianto tardo-cinquecentesco rimangono il campanile e un affresco della Madonna dei Miracoli, datato 1595. Altri lavori interessano il convento tra Sette e Ottocento fino alla soppressione dell'ordine del 1861. Il complesso è quindi trasferito al demanio nel 1876 ed è oggi sede delle Soprintendenze SPSAE e BAPP della Basilicata. La facciata, dalle sobrie linee barocche, si rifà a modelli pugliesi. L'interno, a navata unica, è a croce latina, con profondi nicchioni laterali in cui si ergono altari e dossali in stucco e marmi policromi; il transetto ha bracci poco sviluppati; la cupola, ribassata, è illuminata dalle finestre che si aprono nella lanterna esagonale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700034438
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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