Il Campidoglio sotto assedio dei Galli salvato dalle oche che svegliano M. Manlio e le sentinelle. Oche del Campidoglio
piatto da parata,
post 1920 - ante 1955
Santarelli Alfredo (1874/ 1957)
1874/ 1957
Piatto in maiolica a lustro metallico
- OGGETTO piatto da parata
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ a lustro metallico
- AMBITO CULTURALE Manifattura Gualdo Tadino
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ATTRIBUZIONI
Santarelli Alfredo (1874/ 1957)
- LOCALIZZAZIONE Conversano (BA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piatto da parata è realizzato in maiolica a "lustri metalli", antica tecnica decorativa di origine mediorientale giunta in Italia in modo non del tutto chiara verso la metà del Quattrocento ed impiegata soprattutto a Gubbio e Deruta. La tecnica del lustro prevede l'applicazione di sali metallici su oggetti già finiti, smaltati e cotti; vengono quindi cotti per una terza volta, per questo viene definita "ceramica del terzo fuoco". La cottura avviene a bassa temperatura in ambiente riducente, con l'inserimento di rami di ginepro o ginestra che producendo fumo impediscono l'ossidazione dei metalli e producono particolari effetti di colorazione e rifrazione, i cosiddetti "lustri". Alfredo Santarelli, detto "il professore", è stata una figura di spicco nell'ambiente ceramico di Gualdo Tadino. Formatosi nella bottega di Paolo Rubboli, conosce il pittore Giuseppe Discepoli che lo incoraggia ad iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Perugia. Continua a lavorare presso la fabbrica Rubboli apprendendo la tecnica del lustro fino al 1899, anno in cui apre un suo laboratorio. E' Santarelli che introduce l'abitudine di siglare gli oggetti usciti dalla sua fabbrica con un marchio o una firma. Il marchio della ceramica Santarelli era costituito dalle lettere “A” e “S” sovrapposte, inserito sul retro dei piatti o sotto la base dei vasi. Il piatto presenta sul retro la sigla “A” e “S” in blu con sopra il segno del riflesso, cioè del mezzo sole che splende; questa era un marchio di fabbrica depositato, utilizzato dal Santarelli solo dal 1920 in poi; elemento questo che permette di inquadrare cronologicamente il manufatto. La scena con l'episodio delle oche che salvano il Campidoglio, raffigurata nel cavetto, è tratta da un soggetto di Bartolomeo Pinelli, facente parte della Storia degli Imperatori
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600334670
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bari
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bari
- DATA DI COMPILAZIONE 2019
- STEMMI sul retro del piatto - di fabbrica - Marchio - Le lettere "A" ed "S" sovrapposte con al di sopra un mezzo sole raggiato. Al di sotto la scritta Made in Italy (vedere foto allegata)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0