Bassorilievo raffigurante: "Geni alati"

rilievo, 1822 - 1822

Pannello in gesso, modello preparatorio per il grande bassorilievo in stucco dorato ubicato nella sala di Astrea, opera del Masucci

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA Stucco
  • ATTRIBUZIONI Masucci Domenico (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Reggia di Caserta
  • INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In sostituzione del più famoso Heinrich Schweickle (A.S.R.C., Amministrazione di Caserta e San Leucio, b.1788, n. 1195 e b. 1784, n. 1038) fu designato, per realizzare il bassorilievo in stucco dorato per la sala di Astrea di cui qui si presenta il modello preparatorio, il napoletano Domenico Masucci, nominato professore onorario nel Reale Istituto di Belle Arti nel 1822, molto attivo nel primo ventennio dell'Ottocento. La sua opera è attestata sia per La Favorita a Resina che per una Cappella della Chiesa di San Francesco di Paola a Napoli, e ancora per la Sala del Trono del Palazzo Reale di Napoli e ovviamente per la Reggia di Caserta. Qui operò per le sale di Marte e di Astrea e per l'appartamento privato del re, ma fu coinvolte anche nella fase di "restaurazione" di alcune opere scultoree in seguito al ritorno dei sovrani borbonici nel Regno di Napoli. Il rilievo in stucco dorato, di cui qui si espone il modello, rientra nel complesso progetto iconografico della Sala di Astrea che vede nell'Apologia della dea della Giustizia l'esaltazione del governo murattiano (in particolare qui il genius loci è Carolina Murat evocata appunto nei panni della dea nell'affresco che decora la volta della sala). In realtà, al Masucci, in sostituzione dello Schweickle, furono commissionati tutti i rilievi in stucco della sala tranne quello affidato al Villareale. Suo è il grande rilievo che raffigura Astrea tra Ercole e la Personificazione del regno delle due Sicilie (documentato al 1822) che fa da pendant al rilievo dello scultore siciliano; suoi tutti e quattro i rilievi con le coppie di Geni: il primo (1813-14) con i simboli della Magnanimità (onorificenza) e della Regalità (corona); il secondo (1813-14) con quelli dell'Innocenza (statuina di fanciulla con colombe) che trionfa sulla Malvagità; il terzo (1817-18) con l'emblema della Giustizia (bilancia); il quarto (1822) con quello della Gloria (serto di alloro) e dell'Unità Politica (fascio littorio). Sono tutti attributi della dea Astrea nella quale Carolina Murat viene identificata. Il modello della presente scheda, corrisponde al quarto suddetto, ossia Coppia di Geni Alati con i simboli della Gloria e dell'Unità Politica, la commissione al Masucci è certificata da un documento del 23 ottobre 1817 (A.S.R.C., Misure e Lavori, b.3283, f.1; Conti e Cautele, v.1504, f.196; A.S.N., Casa Reale Amministrativa, III inv., Conti e Cautele Diverse, f. 150) da cui si evince che all'artista vennero, in quella data, affidati sia il pannello con Astrea, Ercole e la Personificazione del Regno, sia una Coppia di Geni da collocarsi sopra al tale pannello. Sotto il profilo della valenza artistica salata agli occhi l'indefinitezza del modello sia rispetto all'idea della resa finale, sia rispetto ai modelli eseguiti per le due sale della Reggia di Caserta da Valerio Villareale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500070239
  • NUMERO D'INVENTARIO 4483
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • ISCRIZIONI Sulla destra - "DOMEN. MASUCCI F.1813" - A GRAFFITO -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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