la Commenda di San Giovanni a Viterbo

disegno, 1715 - 1715

Due alberi lateralmente inquadrano sullo sfondo un edificio massiccio con torre merlata al centro e arco di accesso sulla destra che si apre lungo un muro di cinta. Sullo sfondo il profilo accennato del monte San Martino

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ penna/ inchiostro/ acquerellatura
  • MISURE Altezza: 240
    Larghezza: 348
  • ATTRIBUZIONI Van Wittel Gaspar (1653/ 1736)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
  • LOCALIZZAZIONE Reggia di Caserta
  • INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Viterbo è posta sull'antica via Francigena che univa Roma a Firenze e probabilmente il disegno fu realizzato durante uno dei viaggi che il Van Wittel intraprese nel nord dell'Italia a partire dalla metà degli anni Ottanta del Seicento o semplicemente durante le sue perlustrazioni delle terre laziali. L'iscrizione consente di individuare con certezza il luogo raffigurato: la Commenda dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, lungo il lago di Bolsena, sulla strada che unisce Viterbo e Marta. Sullo sfondo a sinistra si scorge, appena abbozzato, il Monte San Martino. L'interesse che questi luoghi inesplorati suscitarono nell'artista è testimoniato da un altro disegno, raffigurante questa volta la città di Marta, conservato nel Museo di San Martino a Napoli. Già Vitzthum 1980 indicava i cambiamenti subiti nel tempo dalla costruzione, privata della merlatura della torre centrale e a sua volta adibita a granaio. Tecnicamente dal disegno traspare la maturità artistica raggiunta da Gaspar, che al di là dell'aspetto paesaggistico, indugia sull'aspetto luministico e più sensibilmente pittorico. Ricorre all'uso dell'acquerello grigio per sottolineare i giochi luminosi e indicare quelle parti che nelle redazioni dipinte rimangono in ombra. Sorprende come con rapidi ed essenziali tocchi abbia reso lo stemma della Commenda al centro della torre, o come siano bastate poche minuscole figurine e un cavallo che bruca l'erba a movimentare l'intera scena. Si tratta ancora una volta di un diretto confronto con una natura inesplorata, un paesaggio puro, che sfuggiva agli itinerari tradizionali e che quindi vedeva riconosciuta la propria esistenza nell'apposizione di una scritta che ne indicasse l'esatta denominazione. Così come nel disegno di Santa Maria in portico a Napoli (inv.1611), di Tivoli (inv.1594), di Civita Castellana (inv.1613), delle Saline di Ostia (inv.1621), sembra che l'iscrizione del luogo fungesse da annotazione mnemonica per il pittore all'interno di quel percorso da lui intrapreso nella costruzione dell'iconografia della futura pittura di veduta. Marinelli 1993 considera la data 1714. Apposta su un foglio raffigurante una zona del viterbese (Napoli, Società di Storia Patria, inv.9742), indicativa per fissare con approssimazione la cronologia del disegno in esame
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500052329
  • NUMERO D'INVENTARIO 1617
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ISCRIZIONI in basso a destra - COMMENDA DI S.GIOVANNI VICINO MONTE FIASCONA - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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