Busto di Ferdinando I di Borbone. Ferdinando I di Borbone

busto post 1816 - ante 1822

Busto poggiante su un piede di marmo bardiglio raffigurante Ferdinando I di Borbone, Re delle Due Sicilie (Napoli 1751/Napoli, 1825), paludato all'antica

  • OGGETTO busto
  • MATERIA E TECNICA marmo bardiglio/ scultura
  • MISURE Altezza: 62 cm
    Larghezza: 78 cm
  • ATTRIBUZIONI Canova Antonio (attribuito): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
  • LOCALIZZAZIONE Reggia di Caserta
  • INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto, attribuito ad Antonio Canova (Borzelli, 1900; Praz, Pavanello, 1976, p. 109, n. 139; Margozzi, 1992, p. 79) fu con buona probabilità realizzato dallo scultore tra il 1816 e 1822, periodo in cui era impegnato in altre due importanti commissioni reali, i monumenti equestri dedicati a Carlo III e allo stesso Ferdinando I di Borbone, entrambi per Piazza Plebiscito a Napoli, dei quali rimangono solo i modelli. Sono noti alla critica altri due Ritratti di Ferdinando I attribuiti al Canova: il primo, Ferdinando I come Minerva, ebbe una lunga gestazione (1801-1820) e fu collocato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli dove si trova tuttora; in secondo, il Ritratto di Ferdinando IV, in terracotta, conservato al Museo Filangeri di Napoli, è datato al 1804, è stato da sempre ascritto al Canova benchè non sia citato nel catalogo dell'artista nè dal Cicognara. Il busto casertano riprende la tipologia del ritratto ferninandeo nel Ritratto dello stesso come Minerva ma, a differenza di questo, mostra il sovrano invecchiato con il volto appesantito e solcato da rughe. Inoltre, è stilisticamente diverso dal presunto ritratto canoviano del Museo Filangeri e, anche qualitativamente, non è del tutto paragonabile alla produzione canoviana per una certa rigidità nella conduzione del marmo e per l'eccessiva nettezza dei tratti fisionomici. Tali catteristiche hanno indotto alcuni a escluderlo dal catalogo delle opere canoviane e ad attribuirlo allo scultore Antonio Calì, vincitore del concorso per la figura del monumento equestre nel 1823 (cfr. Civiltà dell'Ottocento. Le Arti a Napoli dai Borbone ai Savoia, cat. della mostra, I vol., Le Arti figurative, pp. 310, 318-319) o ad un altro scultore attivo a Napoli negli anni '20. Si accoglie in questo contesto la datazione compresa tra il 1816 e il 1822 e l'attribuzione al Canova, abbracciando l'ipotesi - avanzata da Guglielmelli - che l'opera sia stata terminata dopo la morte del Canova avvenuta nel 1822 da collaboratori dell'atelier dello scultore veneto. Cfr. M. R. Guglielmelli in Casa di Re, 2005, scheda 5.1, pp. 306-307
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500050891
  • NUMERO D'INVENTARIO 54
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI sul retro - CANOVA FECIT - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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