Cristo benedicente tra Santi

dipinto,

Gli affreschi raffigurano, a destra, entro una cornice archittettonica costituita da due colonnine trabeate, il Cristo benedicente che con la sinistra regge un libro dove si leggono le prime lettere "QUI CRE" forse di un versetto evengelico; dinanzi al Cristo, un desco in prospettiva che anteriormente e lateralmente presenta una descrizione a losanghe racchiudenti figurine di animali alternate a fiori stilizzati. Sopra il desco, un calice e del pane. Sulla parte anteriore, una croce con le lettere A e W. La figura di destra, poco leggibile, anch'essa nimbata, reca nella sinistra un rotulo. Nella nicchia di sinistra tre figure, di cui quella a sinistra molto lacunosa, sormontate dallo Spirito Santo. Quella di destra reca nella sinistra un libro e, per il tipo di iconografia (saio nero senza maniche su tunica bianca, barba bianca corta) potrebbe essere S. Aniello. La figura centrale dovrebbe raffigurare un santo vescovo e sembra anch'essa recare nella sinistra un libro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Quindici (AV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli affreschi sono stati rinvenuti circa quattro anni fa in seguito ai lavori di consolidamento in occasione dei quali sono venute alla luce due nicchie dietro all'altare, che erano state anticamente tompagnate, ma la cui presenza era testimoniata dalle tre absidiole sporgenti esternamente, di cui la centrale, più alta, corrisponde internamente alla nicchie ove si trova la statua di S. Aniello. Gli affreschi sono attualmente in restauro; tuttavia si potrebbe già avanzare una proposta di datazione alla prima metà del secolo XII, per affinità riscontrate con altri affreschi di questo periodo ritrovati in monasteri basiliani. La struttura, semplicissima, della chiesetta, non è particolarmente indicativa, se non per il motivo delle tre absidi che richiama modelli cassinesi. Nella Visita Pastorale del 1615 si legge, a proposito della cappella di S. Aniello, trovata spoglia: "fuit dictum circumstantibus dictam cappellam olim fuisse granciam Monachorum S.Ti Anelli fore chiaia". Nel 1685, Guadagni dice invece che la chiesa con il monastero di S. Aniello fu gancia della Chiesa di S. Maria a Cappella a Napoli; mentre Remondini si limita a ricoradre presso la chiesetta un monastero di Religiosi. Sigismondo parla del Monastero di S. Maria a Capppella dicendo che nel 1134 vi fu congregato il Monastero di SS. Basilio ed Anastasio, di monaci basiliani, che sarebbe passato ai benedettini nel sec. XIV. Tale notizia venne ripresa da Galante e Capasso, il quale precisa però che l'aggregazione avvenne nel 1033 e il passaggio ai Benedettini subito dopo, nel sec. XV, agli Olivetani. Sembra così che un'ipotesi di una matrice basiliana degli affreschi possa avere una consistenza. Del resto, presenze basiliane nella zona non mancano: si pensi, nella stessa Quindici, all'eremitaggio di S. Teodoro, anch'esso antichissimo e, non molto distante, presso Avella, alle grotte basiliane di S. Arcangelo. Ma sarebbe azzardato stabilire un nesso fra tali dati storici e il bizantinismo evidente, di tratti e di tecnica, degli affreschi. Questi ricordano in parte quelli abbruzzesi di S. Giusta a Bazzano e S. Tommaso in Varano a Caramanico del sec. XIII che, come avverte il Pace, sono riconducibili al filone che ha origine negli affreschi di S. Pietro ad Oratorium a Capestrano, dei primi anni del sec. XII. Gli elementi architettonici e decorativi della nicchia di destra (i capitelli, ma sopratutto il paliotto d'altare) ricordano opere simili del sec. IX: ad esempio la transenna che si trova a Napoli nella chiesa di S. Apreno al Porto, che presenta un analogo motivo a losanghe ed elementi zoomorfi derivato probabilmente da stoffe orientali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500047205
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ISCRIZIONI nicchia a destra, su libro aperto da Cristo - QUI CRE - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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