presepio

presepio, post 1961 - ante 1961

Il presepe è stato realizzato in un ambiente di circa 2m X 3m e si trova appena dopo l’ingresso in casa Rogati sulla sinistra. In primo piano si ammirano subito delle statuette alte circa 25 cm, man mano che l’occhio va verso lo sfondo del paesaggio si notano statuette che degradano fino ad 1 cm circa di altezza. Caratteristica principale del presepe sono i giochi di suoni e luci che permettono di immergersi nel racconto della nascita del Salvatore. Le due fasi del giorno e della notte, in cui si svolgono le diverse apparizioni, fanno un effetto straordinario; col prodursi del buio, il cielo si cosparge di selle, verso sinistra compare l’orsa maggiore e la stella polare, a destra la luna falciata. Improvvisamente, in questo scenario, appare un angelo, accompagnato da una musica divina, che pronuncia parole di saluto alla Madonna: “Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te; tu concepirai e darai alla luce un figlio e lo chiamerai Gesù. Egli sarà grande e il suo regno non avrà mai fine”. L’angelo dispare e, sulla sinistra, si illumina la grotta dove sostano i personaggi della Sacra Famiglia insieme al bue e all’asino. Lì, la Madonna”diede alla luce il suo primogenito figlio e lo adagiò in una mangiatoia perché non c’èra posto per loro nell’albergo”. Sul fondo, in alto, si nota la comparsa degli angeli che annunciano ai pastori la lieta novella della nascita del Salvatore. Dopo pochi attimi, compare nel cielo una cometa; col suo lento cammino raggiunge la capanna. Con questa apparizione, la notte lentamente si dilegua e viene l’alba e poi la luce del giorno e di fronte il bellissimo panorama del paesaggio palestinese. A sinistra, si vede la regione della Giudea, collinosa, con il capoluogo Gerusalemme circondata dalle mura. Sullo sfondo, c’è il lago di Tiberiade, solcato da due barche a vela. Sulla destra, in avanti, s’innalzano le case bianche della città di Betlemme e si nota la presenza di una folla innumerevole composta dalle carovane dei Re Magi, con cammelli, dromedari, elefanti carichi di preziosi, danzatori, portatori, schiavi e pastori che spingono i loro armenti. Vicino, c’è il mercato del Caravanserraglio, con il tessitore e il venditore di tappeti, i venditori di anfore, di ceste di frutta esotica,il fumatore di narghilè e l’acquaiolo. Sotto il portico,è visibile una donna con vicino una culla, il cui giaciglio è posto su due corde e, sopra, vi è il bambino che dorme. Tra le altre cose, sono visibili, in primo piano sulla destra, quattro personaggi familiari e cioè i fratelli Rogati: Luigi poggiato ad un bastone, Teresa che fila, Margherita dormiente su un tappeto e Lucia intenta a cucire

  • OGGETTO presepio
  • MATERIA E TECNICA gesso/ modellatura/ pittura
    terracotta/ modellatura
    cartapesta/ modellatura/ pittura
  • MISURE Profondità: 300 cm
    Larghezza: 200 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Leccese Ambito Spagnolo Bottega Spagnola Manifattura Catalana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE 1489148588796
  • LOCALIZZAZIONE Museo Civico Palazzo Rogati
  • INDIRIZZO Via Presepe Rogati 9, San Polo Matese (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera artigianale nasce per volontà del professor Rogati nel 1961, molto amico di Angelo Stefanucci, presidente dell’Associazione Nazionale “Amici del Presepe”. Dal confronto tra loro nasce l’idea di costruire nella casa del prof. Rogati un presepe, data anche la tradizione iniziata da Margherita Rogati, maestra elementare sorella di Luigi, che predisponeva ogni anno il presepe nella sua abitazione per i bimbi della scuola. A progettare il presepe permanente e realizzarlo materialmente fu il maestro spagnolo, gessista di professione, Juan Marì i Oliva di Barcellona utilizzando una tecnica particolare con il gesso. Esiste in tutta Italia soltanto un altro esemplare di presepe artistico dello stesso maestro e si trova ad Amelia in provincia di Terni. Egli, sin da bambino, coltivò la passione per il presepio e nel 1945 entrò nell’"Associaciò de Pessebristes" di Barcelona, divenendo uno dei creatori principali dei presepi sociali nonché Presidente per molti anni del sodalizio catalano. Nel 1961 il maestro Oliva fu ospite a San Polo per circa tre mesi presso la famiglia Rogati, occupando un’intera stanza della casa allo scopo di realizzare il presepe. Oltre la valenza artistica, la caratteristica preminente del presepe si concentra soprattutto nella tecnologia adottata per quei tempi che propone l’alternarsi del giorno e della notte con opportuno gioco di suoni e luci mentre una voce racconta la nascita del Bambino Gesù. Elementi questi che configurano un anticipo degli effetti speciali dei tempi moderni. Nel 1980 il Comune, acquisito il preventivo assenso degli eredi della famiglia Rogati, fece rientrare nel proprio patrimonio la casa di famiglia con l’annesso presepe artistico. Nel 2005, lo stesso, usufruì di un contributo regionale che consentì il restauro conservativo sia dell’immobile che del presepe artistico sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Artistici del Molise che inventariò e classificò ogni singolo pezzo di cui si compone. Le operazioni di restauro si conclusero nel 2009. Tra le personalità di spicco che hanno visitato ed ammirato il presepe artistico di San Polo bisogna annoverare la famiglia dell’avvocato Agnelli e nei primi anni 80 anche la presenza dell’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini in visita privata in Molise. Molti dei materiali utilizzati per la realizzazione del presepe artistico tipo la sabbia, alcuni tipi di stoffe, per ostinazione del professor Stefanucci, furono fatti giungere direttamente dalla Palestina, quindi, ogni elemento riconduce allo stile palestinese e orientale: il paesaggio, le figure, i costumi e gli oggetti. Le figure in primo piano, alte circa 25 cm sono state modellate in cartapesta dal cartapestaio Antonio Mazzeo di Dragoni di Lequile (LE) sulla scorta di figurini e di modelli ricavati da antiche stampe, bassorilievi e pitture. Quelle situate in secondo piano e nello sfondo, in sei diverse grandezze da 20 cm fino a 3 cm di altezza e in terracotta, furono modellate su ordinazione a Barcellona, da un famoso scultore, certo Martin Castellas, e poi portate a San Polo Matese. Anche gli alberi le palme, gli ulivi, le agavi e i cespugli, realizzati in ferro e sughero, furono fatti giungere dalla Spagna, realizzati dai fratelli Bertrand di Barcellona, specializzati in questi lavori. L’attrazione del visitatore è data dalla bellezza del paesaggio, della gamma di colori che lo rappresentano e dalla fedele riproduzione dei più piccoli oggetti. Nello stesso locale ove sistemato e a completamento del presepe, fanno bella mostra di sé tre icone, realizzate contemporaneamente dallo stesso maestro Juan Marì i Oliva. Rappresentano in ordine “l’Annunciazione”, “la Fuga in Egitto degli ebrei” e “la bottega di San Giuseppe”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400081854
  • DATA DI COMPILAZIONE 2019
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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