Finis Austriae. Bollettino di Guerra
manifesto propagandistico,
post 1918 - ante 1920
ALLEGORIA: Italia. ATTRIBUTI: corona turrita, spada. STEMMA: Savoia, Trento, Trieste
- OGGETTO manifesto propagandistico
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MATERIA E TECNICA
cartoncino/ litografia
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Convitto Nazionale Mario Pagano
- INDIRIZZO Corso Giuseppe Mazzini, 1, Campobasso (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di un manifesto ad uso propagandistico che riporta il testo del Bollettino di Guerra con cui Armando Diaz comunica alla Nazione la fine della Prima Guerra Mondiale. Sulla metà superiore del manifesto è raffigurata l'allegoria dell'Italia nelle forme di una giovane donna con il capo cinto da una corona turrita, l'espressione del volto battagliera e il mento alzato, vestita con un abito con lo stemma dei Savoia sul petto, cinta da un mantello tricolore, mentre stringe tra le mani una spada. Ai due lati dell'immagine, in basso, gli stemmi di Trento e Trieste. Non è stato possibile effettuare un rilievo completo dell'opera inserita nella cornice. Dalla ricerca iconografica, tuttavia, è emerso che la stampa fu edita da Buon Senso e Tricolore di Firenze e illustrata da Ezio Anichini (1886 - 1948), artista e illustratore di punta del Giornalino della Domenica e per la Bompard di Firenze. L'esposizione lungo il Corridoio della Direzione del Convitto Nazionale "Mario Pagano" è da ritenersi coeva alla data di inugurazione della serie dei "Giovani Eroi" di cui è parte: 24 maggio 1920
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400081544
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2019
- ISCRIZIONI al centro, in basso - "Finis Austriae" / Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12 / Bollettino di guerra n. 1268 La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza./ Diaz - Diaz Armando - stampatello - a stampa - italiano
- STEMMI Riquadro immagine Italia, in basso, a sinistra - civile - Stemma - Trieste - 1 - Scudo di color argento con l'aquila di San Venceslao, simbolo della città di Trento
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0