Cristo crocifisso dolente
dipinto
post 1800 - ante 1810
Dipinto di forma rettangolare in cornice
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centro-meridionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Donazione Giovanni Eliseo
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pistilli
- INDIRIZZO Salita San Bartolomeo 18, Campobasso (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La Donazione Giovanni Eliseo consta di quattro dipinti: una icona bizantina risalente al XVI secolo; una Crocifissione del Settecento napoletano e due opere di Vincenzo Abbati. Nasce dalla volontà di Massimo Eliseo di voler donare allo Stato le quattro opere, oggi al Museo di Palazzo Pistilli in Campobasso, intitolando tale iniziativa al padre Giovanni, da qui la denominazione della raccolta in Donazione Giovanni Eliseo, come espressamente voluto nell’atto donativo, stipulato il 14 dicembre 2012. La Donazione Giovanni Eliseo costituisce una testimonianza del collezionismo borghese molisano di cui Giovanni fu partecipe; i dipinti sono coerenti per ambiti di produzione e soggetti, con le opere del fratello Giuseppe Ottavio e di Michele Praitano, nipote acquisito di quest’ultimo, che ha deciso di donare, prima di Massimo Eliseo, le opere dello zio Giuseppe Ottavio e le proprie alla città di Campobasso, facendo nascere, da un’esposizione temporanea, l’attuale Museo di Palazzo Pistilli, in cui sono confluite come ultimo atto del collezionismo familiare quelle di Giovanni Eliseo. Le opere collezionate da quest’ultimo riguardano esclusivamente la pittura, ma i legami con la collezione del fratello Giuseppe Ottavio e del nipote Michele Praitano riguardano la condivisione di orientamenti pittorici, ma anche lo scambio e il passaggio di opere, quali la Crocifissione e l’icona bizantina prima in casa di Giuseppe Ottavio e poi di Giovanni Eliseo. E’ probabile che questa tela possa essere identificata con il dipinto ritenuto “un importante quadro del Seicento bolognese” nell’ambito degli scambi familiari tra Giuseppe Ottavio e Giovanni Eliseo e ciò induce a pensare che provenga, come l’icona a fondo oro (scheda di catalogo n. 1400080977) dalla collezione di Giuseppe Ottavio e poi passata al fratello. Il dipinto, degli inizi del ‘800, ha avuto come fonte di ispirazione Guido Reni, per questo forse i fratelli Eliseo pensavano che fosse del seicento bolognese. La stesura del colore e la consistenza degli strati preparatori fanno capire la modernità del dipinto e il forte contrasto cromatico rimanda a influssi caravaggeschi, inducendo a pensare che il dipinto sia stato realizzato nell’ambito napoletano ottocentesco
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080978
- NUMERO D'INVENTARIO 04/2012
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0