lapide commemorativa - Casino del Duca, Mottola (TA)
Disegno a matita, ripassato ad inchiostro di china e colorato su cartoncino spesso, rappresentante il progetto definitivo di una lapide commemorativa. L'iscrizione, a lettere capitali, è racchiusa in uno spazio rettangolare delimitato da una coppia di colonnine marmoree, su cui sono impostate due arcatelle cieche che inquadrano rispettivamente lo stemma dei Caracciolo-Pisquizi e dei de Sangro. Sull'estradosso delle arcatelle sono presenti tre piccoli tondi: i due laterali inquadrano una stella mentre quello centrale una croce. Completa la composizione una cornice scolpita e modanata con toro alla sommità; le colonnine poggiano su un piccolo basamento continuo, sorretto da una mensola lievemente aggettante, impostata su una serie di otto arcatelle cieche
- OGGETTO disegno architettonico
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MATERIA E TECNICA
cartoncino/ matita/ inchiostro di china/ pastello/ acquerellatura
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ATTRIBUZIONI
Barone Giuseppe (1837/ 1902): disegnatore/ progettista
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Barone Giuseppe
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Comunale-Museo Civico di Baranello
- INDIRIZZO Via Santa Maria 11, 13, Baranello (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE All'interno del contesto storico e culturale dell'eclettismo storicistico si colloca l'attività progettuale dell'architetto Giuseppe Barone, esercitata per decenni anche nell'imponente istituzione delle "Scuole della Società Centrale Operaia Napoletana" attraverso l'insegnamento del Disegno Applicato alle Arti Industriali. La produzione progettuale di Barone spazia tra le più diverse soluzioni stilistiche e tipologiche legate all'edilizia, per poi confluire e confrontarsi in un notevole sviluppo grafico di oggetti d'arredo. Tra il 1883 ed il 1884 realizza per conto del Duca di Martina, Placido de Sangro, il progetto per il monumento commemorativo dedicato al figlio, Riccardo Maria, Conte de Marsi. Il monumento venne realizzato nella tenuta ducale di San Basilio, nell'agro del comune di Mottola, in provincia di Taranto, in stile neogotico ed interamente in marmo di Carrara. Il Duca di Martina, Placido de Sangro, fu committente ed amico di Giuseppe Barone e con lui condivise la passione per il collezionismo di oggetti antichi; le loro raccolte convergeranno verso la nascita di due importanti istituzioni: il Museo "Duca di Martina" a Napoli (Villa Floridiana) ed il "Museo Civico" di Baranello (CB). Il disegno in questione rappresenta il progetto definitivo di una lapide commemorativa che Placido de Sangro commissionò a Giuseppe Barone nel 1886 per la cappella del Palazzo Ducale (Casino del Duca) di San Basilio. Intorno alla metà del 1600 le sorti della tenuta di San Basilio erano strettamente legate alla famiglia Caracciolo, duchi di Martina; tra la fine del '600 e l'inizio del '700 i duchi procedettero all'ampliamento ed alla ristrutturazione della masseria; tra il 1827 ed il 1849, l'ultima esponente del casato ducale, Maria Argentina, procedette ad un nuovo ampliamento della struttura e alla realizzazione di una nuova chiesa, eretta su quella preesistente (una chiesa rupestre scavata nel tufo con pianta a due navate e due absidi, in cui sono visibili i resti di alcuni affreschi). I possedimenti della duchessa Argentina Caracciolo, passarono ai de Sangro, dopo il suo matrimonio con Riccardo, duca de Marsi. Nel 1868 a San Basilio arrivò la ferrovia, oggi dismessa, che permetteva ai duchi di giungere da Napoli direttamente in treno. Nel 1876 venne costruita la Casa Isabella, orgoglio della famiglia ducale; nel 1883-1884 Placido de Sangro fece realizzare il Monumento di Martina (o Monumento del Cacciatore) in memoria del figlio, morto suicida a Parigi nell'aprile del 1881; nel 1886, inoltre, commissionò la lapide in memoria dell'operato della madre, Argentina Caracciolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400072860
- NUMERO D'INVENTARIO SA. GB. 19
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI al centro della lapide - MARIA ARGENTINA CARACCIOLO/ DUCHESSA DI MARTINA E DE' SANGRO/ DONNA MAGNANIMA E PIA/ CHE NELL'ANNO 1845/ QUESTA CAPPELLA A SAN BASILIO SACRA/ RESTAURAVA/ E DA PAPA GREGORIO XVI P.M./ OTTENEVA/ CHE AGL'INFERMI IN QUESTO PODERE/ I SS. SACRAMENTI AMMINISTRASSE/ APPOSITO CAPPELLANO/ CUI AFFIDAVA LA CURA DELLE ANIME/ E LA ISTRUZIONE DEI FANCIULLI/ PLACIDO DE SANGRO DUCA DI MARTINA/ FIGLIO AFFETTUOSISSIMO/ A MEMORIA ETERNA DI TANTA BENEFATTRCE/ QUESTA LAPIDE PONEVA NEL 1886 - corsivo maiuscolo/ corsivo minuscolo - a penna - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0