paesaggio con architetture

dipinto, post 1840 - ante 1860

Dipinto a olio su tela, di formato rettangolare, raffigurante un paesaggio con architetture

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 48 cm
    Larghezza: 34.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giuseppe Ottavio Eliseo
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pistilli
  • INDIRIZZO Salita San Bartolomeo 18, Campobasso (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Confrontando quest'opera con le testimonianza figurative dei paesaggisti della "Scuola di Posillipo", ci si accorge quanto l'anonimo autore del quadro Eliseo sia legato alla tradizione pittorica che fa capo a Pitloo. Caratteristiche essenziali della produzione artistica di questa Scuola sono proprio l'uso impersonale di una tecnica brillante e veloce e la predilezione per il paesaggio napoletano, reso talmente "stereotipato", nonostante le sue molteplici varianti iconografiche, da non permettere quasi distinzione tra un autore e l'altro. Il nostro pittore ha comunque ben presente l'opera del pitloiano Teodoro Duclére, la “Valle dei Mulini" (Napoli, coll. Marmo) da cui derivano non solo le scelte angolate dello scorcio prospettico, ma anche le tendenze a "marcare gli effetti di luminosità e i cieli troppo tersi" (Causa R., 1967). Al contrario lo stile pittorico, propenso ad una resa più definita dei particolari architettonici e paesistici, si direbbe invece più vicino alla maniera di altri esponenti della stessa Scuola, quali Gabriele Smargiassi e Raffaele Carelli. Il dipinto appartiene alla collezione di Giuseppe Ottavio Eliseo, acquisita dall'Amministrazione Provinciale di Campobasso nel 1996 grazie alla passione e alla lungimiranza di Michele Praitano che ne ha evitato la dispersione. L'acquisto ha interessato un complesso di quasi 400 opere che si caratterizzano per la diversità tipologica degli oggetti: dai dipinti alle sculture, dalle ceramiche agli argenti, dai mobili a una numerosa varietà di altri manufatti. Giuseppe Eliseo, funzionario della Banca d'Italia a Campobasso, fu anche pittore e soprattutto appassionato collezionista d'arte. Nella sua ricerca del “bello” ebbe come riferimento l'altra importante raccolta costituita dall'architetto Giuseppe Barone, donata nel 1896 al comune di Baranello e divenuta così museo civico di quel centro molisano. Lo stesso Eliseo aveva percepito l'utilità della destinazione pubblica delle cose belle o comunque collegate alla storia e alla memoria della sua terra. Infatti nel corso della sua vita donò un rilevante nucleo di opere grafiche alla Biblioteca Provinciale “P. Albino”, la cui porzione più nota è certamente costituita dal gruppo di disegni autografi di Paolo Saverio di Zinno, preparatori per molte tra le sculture che l'artista campobassano realizzò nel corso della sua carriera artistica. La raccolta ben riflette la curiosità del suo proprietario, il suo gusto eclettico che lo portarono ad accostare volutamente negli spazi della sua casa dipinti antichi, argenterie, maioliche, tessuti, mobili e sculture e a trasformare il corridoio della sua abitazione al centro di Campobasso in una vera e propria “galleria” d'arte, dedicata alla amata pittura italiana dell'Otto e del primo Novecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400021859
  • NUMERO D'INVENTARIO 47
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • ISCRIZIONI sul retro - Vedi foto allegata - lettere capitali -
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda di catalogo (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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