Strumenti musicali, uccelli e arabeschi geometrici. motivi figurali e decori grafici
dipinto,
1932 - 1933
La Rovere Virginio (attribuito)
1894/ 1984
La parete intorno al boccascena del piccolo spazio teatrale è decorata con motivi figurali, decori grafici e nella parte superiore, da due rilievi raffiguranti maschere teatrali realizzate in metallo ( 00303294, 00303295)
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
La Rovere Virginio (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso decorativo della Sala Eden
- LOCALIZZAZIONE Eden Gran Caffè
- INDIRIZZO Corso Vittorio Emanuele II, L'Aquila (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Imperatore, situato nel piazzale di arrivo della stazione della Funivia. Entrambi si devono a Virginio La Rovere (1894-1984), artista formatosi nell’ambiente culturale dei decoratori romani di inizio novecento. La Rovere viene coinvolto dall’ingegnere aquilano Mario Bafile (1889-1970) chiamato a sovraintendere sia i lavori di ristrutturazione che il programma decorativo della Sala Eden. Situata nel Palazzo del Convitto Nazionale di proprietà dell’amministrazione provinciale, la Sala Eden con il suo bar, e con il grande salone provvisto di palco per piccole rappresentazioni teatrali, cabaret e concerti aspirava a caratterizzarsi come salotto elegante e luogo di incontro. Nella realizzazione della Sala Eden, la decorazione svolge un ruolo di fondamentale importanza: la sala è infatti il risultato di una ristrutturazione, eseguita tra il 1931 e il 1933, di un locale pubblico già esistente. La Rovere si dedicherà alla decorazione pittorica delle pareti, coadiuvato dal giovane Fulvio Muzi (1915-1984), fornendo anche i cartoni per il pavimento e per alcune vetrate. Altri bozzetti per le decorazioni in metallo e le incisioni sui vetri verranno realizzati da Giulio Rufa (1903-1970) e Francesco Barbieri (1908-1973), amici e collaboratori conosciuti a Roma ai tempi dell’esordio nella Casa d’arte Palazzi. Il tema dell’intero schema decorativo, individuato da De Marchis nella sua monografia dedicata alla Sala Eden, è l’esaltazione dei “piaceri della vita” tra questi: la musica, il canto e la danza, il gioco, il viaggio, il buon cibo e il bere, allegorie del giorno e della notte, dei mesi e delle stagioni. La decorazione pittorica è giunta fino ad oggi quasi integra, salvo alcune parti perdute per manomissioni successive. Lo studio Igino Carli dell’Aquila fotografò le decorazioni subito dopo la loro realizzazione, ma le stampe fotografiche, conservate nell’archivio storico dell’amministrazione provinciale, sono incomplete
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300303291
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0