fontana di Porta Bazzano. fontana pubblica

fontana,

La fontana, addossata ad un muro di sostegno, è posta al centro di una nicchia semicircolare con al centro un ugello dal quale sgorga l'acqua raccolta da una vasca a calice modanata e con elemento a rosetta nella parte centrale. La vasca è sorretta da un blocco cilindrico scanalato probabile rocchio di una colonna antica

  • OGGETTO fontana
  • MATERIA E TECNICA pietra aquilana
  • AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
  • LOCALIZZAZIONE via Fortebraccio da Montone
  • INDIRIZZO via Fortebraccio da Montone, L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La fontana di Porta Bazzano si trova addossata al muro di sostegno posto all’inizio di Costa Masciarelli, una delle più antiche vie dell’Aquila. Il suo andamento curvilineo, assieme a quello di via Fortebraccio, forma un “cuneo viario”, il cui vertice sta nella monumentale Porta Bazzano, e che si ritrova immutato nell’impianto urbanistico, fin dalle origini della città. L’importanza di porta Bazzano quale principale accesso alla città da oriente resterà sostanzialmente inalterato fino alle soglie dell’epoca contemporanea, questo aspetto risulta ancora più evidente se si considera che insieme a Porta Barete, esse erano gli unici accessi del circuito murario dotati di antiporta nonché congiunte dalla principale strada di attraversamento della città (via Roma e via Fortebraccio). Alla porta di Bazzano vi erano due strutture interne, riportate dalla cartografia storica della città, a destra il macello, a sinistra l’ospedale e la chiesa dei Crociferi di S. Matteo, che mantennero per molto tempo un significativo rapporto con Collemaggio, non soltanto ambientale, testimoniato con certezza da S. Giovanni da Capestrano, il quale nel 1430 scrive al magistrato aquilano, esortandolo a costruire la strada che porta a Bazzano, sostanzialmente e, di passaggio, alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove si raccoglievano per la festa del Perdono Celestiniano 40.000 pellegrini. La piazzetta, dinanzi alla quale è collocata la fontana, era la prima che i visitatori o i pellegrini incontravano entrando nella città dell’Aquila oltrepassata Porta Bazzano e le acque della fontana un piacevole ristoro per chi aveva compiuto il viaggio. Porta Bazzano fu teatro di importati eventi storici, sappiamo infatti da alcuni autori che Re Carlo d’Angiò con quattro cavalieri, superata l’antiporta di San Matteo (ora scomparsa) e la porta che ancora oggi vediamo nella configurazione che assunse nel 1705, fosse entrato in città prima di affrontare lo scontro con Corradino di Svevia. Secondo Buccio di Ranallo il sovrano veniva a chiedere aiuto agli aquilani che prontamente si schierarono con lui. I fatti storici successivi sono noti; la battaglia nell’agosto 1268 presso i Piani Palentini decretò la vittoria delle truppe francesi e la parola fine per l’antica dinastia degli Hohenstaufen. Sempre da Porta Bazzano, il 29 giugno 1493, la regina Giovanna d’Aragona, seconda moglie di re Ferrante, entrò all’Aquila con un seguito di personaggi reali: contesse, baroni, dignitari del Regno e di Spagna. Le fonti descrivono la meravigliosa accoglienza riservatale con ventiquattro dame vestite di seta disposte su palchi che si esibivano in balli mentre dalle finestre del borgo venivano esposti meravigliosi arazzi, festoni e fiori. Le fonti documentarie non consentono di ricostruire in maniera esaustiva le vicende costruttive legate alla fontana. Interessante risulta l’esame della cartografia storica della città dell’Aquila per poter stabilire con buona approssimazione, data la scarsità degli elementi pervenuteci, l’esistenza del manufatto a partire dal XVII secolo. Nella pianta prospettica dell’Aquila di Fonticulano incisa da J. Lauro nel 1600 la fontana è rappresentata nello spazio antistante Porta Bazzano e mostra una vasca circolare sorretta da un piedistallo anch’esso circolare, il manufatto assume la stessa forma anche nella pianta di Jean Bleau datata 1680. Possiamo dedurre che l’impianto seicentesco della nostra fontana è simile a quello di altre fontane della città che ancora oggi conservano l’aspetto monumentale originario
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300303245
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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