Fontana monumentale di Assergi. fontana

fontana,

La fontana poggia su una base circolare con gradino. L'impianto è assai simile alla fontana monumentale di Camarda (scheda 13 00303239) progettata dallo stesso autore. La vasca in pietra locale ha forma circolare ritmata da quattro lesene. All'interno, al centro dei quattro portaconche in ferro, allineati lungo due assi, si erge un semplice pilone a sezione quadrata che sorregge quattro volute sulle quali è impostato un catino modanato dal quale fuoriescono quattro getti d'acqua

  • OGGETTO fontana
  • ATTRIBUZIONI Strina Isidoro (attribuito): progettista
  • LOCALIZZAZIONE Piazza S. Franco
  • INDIRIZZO Piazza S. Franco, L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE All’epoca della costruzione della fontana monumentale, Assergi era una frazione del Comune di Camarda insieme a Filetto e Pescomaggiore ed Aragno. L’annoso problema dell’approvvigionamento idrico di Assergi e Camarda aveva provocato lunghi contenziosi nella seconda metà del XIX secolo soprattutto con riferimento alla percezione dell’acqua del vicino fiume Raiale. Si decise, pertanto, di costruire una conduttura che consentiva alle rispettive comunità di attingere acqua dalle fontane pubbliche. Nell’agosto 1876 il comune di Camarda dette in appalto i lavori per l’erezione delle due fontane da realizzare secondo i progetti dell’ingegnere Isidoro Strina. Nel 1889 fu deliberata la costruzione di un'unica conduttura che partendo dalla sorgente di Santa Maria nella valle di S. Franco, raggiungesse Assergi e proseguisse per Camarda. Prima dell’edificazione del manufatto l’acqua veniva attinta direttamente alle sorgenti con notevole disagi derivanti dalla ragguardevole distanza dall’abitato. Alcuni autori fanno spesso riferimento a disastri prodotti da grandine e alluvioni che producevano distruzioni di strade o ponti come quello sul vallone al Treo in Camarda che congiungeva le due parti, superiore ed inferiore, dell’abitato e di conseguenza l’impossibilità della popolazione di scendere a valle per rifornirsi di acqua potabile. S’imponeva, pertanto, la costruzione di acquedotto e fontane pubbliche per assicurare acqua potabile alla comunità. Finalmente il 7 gennaio 1877 la seduta del Consiglio Comunale deliberò la costruzione della fontana al Treo di Camarda più centrale e comoda per tutti. In data 11 luglio 1892 si tenne un’asta pubblica nella segreteria comunale di Camarda per la costruzione della “ condotta di acqua forzata della lunghezza di metri 3.763,56 che deviando presso Assergi dalla condotta principale, deve portarsi ad alimentare la fontana di Camarda”, condotta che aveva origine dalle sorgenti di S. Franco del Gran Sasso. I lavori aggiudicati all’impresa Domenico Pelliccione e diretti dal perito Luigi Biordi furono completati nel settembre1893 con verbale di collaudo dell’ingegnere Alessandro Malagola redatto il 7 aprile 1894. Con la costruzione della fontana l’approvvigionamento dell’acqua non era più una faticosa e laboriosa conquista quotidiana ma era divenuta un bene percepibile agevolmente da tutti con conseguente miglioramento dell’igiene personale e degli ambienti che segnò un’incisiva evoluzione civile. Da quel momento la fontana divenne emblema della comunità di Assergi i cui abitanti convergevano nella piazza dove si ergeva il manufatto per attingere l’acqua. Inoltre poiché fontana pubblica, urbanisticamente veniva a costituire, unitamente alla chiesa di S. Maria Assunta, unità nodale e polo intorno a cui si organizzava la vita della comunità. La funzione sociale della fontana ebbe risvolti decisivi sull’evoluzione dei costumi di vita rimasti immutati nel tempo e per alcuni versi ancestrali. Scomparvero, infatti, le lunghe teorie di donne che con la conca sulla testa, risalivano faticosamente il pendio che dal fiume Raiale conduceva all’abitato. In passato la fontana è stata oggetto di rari e per nulla documentati interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione assicurati dalla popolazione locale o dall’ ufficio idrico del Comune dell’Aquila
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300303238
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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