monumento commemorativo. Rappresentazione simbolica della morte dell’eroe

lapide commemorativa ai caduti, post 1919 - ante 1932

Lapide in pietra, di forma rettangolare, caratterizzata da un’iscrizione in latino, strutturata in due periodi distinti. In alto a destra è collocata l’epigrafe dedicatoria mentre, più in basso, i versi fanno riferimento alla raffigurazione presente al centro dell’opera. In primo piano, campeggia il tronco spezzato di una quercia con la fronda, resa quasi ad altorilievo, che rimane come sospesa. In basso, è chiaro il riferimento al campo di battaglia attraverso la raffigurazione delle fortificazioni a trincea e dell’obice. In alto a sinistra, una nube dalle fattezze stilizzate fa da contrappunto alla dettagliata definizione narrativa della parte inferiore

  • OGGETTO lapide commemorativa ai caduti
  • MATERIA E TECNICA PIETRA
  • MISURE Altezza: 107 cm
    Larghezza: 67 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
  • LOCALIZZAZIONE S. Antonio di Padova
  • INDIRIZZO Viale Antonio Sabucchi, 37, Pescara (PE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide è dedicata alla medaglia d’oro abruzzese Tito Acerbo, capitano della Brigata Sassari caduto a Croce di Piave nel 1918. Brillante studente dalla promettente carriera militare, è stato il fratello minore del politico e agronomo Giacomo Acerbo che, durante il Ventennio, promosse molte iniziative per commemorare la memoria del fratello. Opere scultoree, pittoriche, editoriali fino ad una competizione automobilistica, la famosa “Coppa Acerbo”, per ricordare il giovane capitano, prototipo perfetto dell’eroe e del nascente culto dei caduti promosso dal fascismo. Infatti, il 3 giugno del 1923, neanche un anno dopo la marcia su Roma, Benito Mussolini si recava sulla sua tomba a Croce di Piave, per deporvi una corona di alloro. In particolare, la cittadina di Loreto Aprutino, luogo d’origine della famiglia, si caratterizza per numerose testimonianze legate al ricordo di Tito Acerbo, promosse soprattutto in seguito alla traslazione della salma, avvenuta nel giugno del 1932. La presente lapide è certamente un segno di devozione della madre dell’eroe, Donna Mariannina Acerbo, ma non è stato possibile individuare documenti che facciano luce sull’autore dell’opera o sulle circostanze della commissione. Per le fonti: Giacomo Acerbo (a cura di), “Capitano Tito Acerbo, medaglia d’oro: a ricordo della traslazione della gloriosa salma dal Piave in Abruzzo, 15-16 giugno 1932”, A. Duval, Roma, 1932; Maria Baldeva, “Una madre d’Abruzzo. Donna Mariannina Acerbo”, Garzanti, Milano, 1942
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300289571
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI in alto - TITO ACERBO/ ITALICO MILITI / PERINSIGNI / S -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1919 - ante 1932

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE