La lapide si colloca sulla parte sinistra del porticato antecedente la chiesa del S. Salvatore. La lastra, in marmo grigio, è lavorata con un leggerissimo rilievo che, levigato, fa emergere le iscrizioni ed il soggetto dal fondo bocciardato. Sul lato sinistro è raffigurata una figura femminile, allegoria della patria, che si erge su un alto piedistallo fregiato da un festoso motivo vegetale che reca il nome dell’autore: Cesare Iezzi. L’Italia è rappresentata nella fisionomia di un’ elegante donna dal capo cinto da una corona turrita, attributo ricorrente nell’iconografia della patria. Tiene il braccio sinistro proteso sopra l’elenco dei nomi dei caduti, mentre, con il braccio destro, regge una spada. Nella rappresentazione della figura, trattata come una silhouette, si notano le lievi incisioni che descrivono gli arti ed il delicato panneggio dell’abito, decorato, sul petto, da un medaglione araldico. La lapide, nella sua semplicità di esecuzione, mostra un gusto raffinato ed aggiornato alle linee del liberty