Crocifissione
dipinto
ca 1525 - 1549
Francesco Di Paolo Da Montereale (attribuito)
1466 ca./ post 1541
L'affresco si presenta lacunoso per gran parte della superfice. I lacerti leggibili rappresentano la Crocifissione di Cristo affiancato dai due ladroni, Disma a destra e Gesta sulla sinistra. Ai piedi della Croce c'è la folla degli astanti:due gruppi di soldati in armatura e a cavallo, divisi e al contempo raccordati dallo scuro legno della Croce cui fa da contrappunto cromatico l'armatura del soldato posto di fronto allo spettatore e il cavallo bianco che gli sta accanto. In primo piano sulla sinistra il gruppo di pie donne che sorreggono, insieme con San Giovanni, la Vergine svenuta
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco staccato/ pittura
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ATTRIBUZIONI
Francesco Di Paolo Da Montereale (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
- LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
- INDIRIZZO via Castello, L'Aquila (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera si presenta piuttosto lacunosa e ci permette di leggere solo parzialmente la coreografia scenica rappresentata. Ciononostante, emergono interessanti indicazioni su quella che è la sua grammatica visiva, il suo linguaggio espressivo. Lo schema della composizione è ancora chiaramente quattrocentesco, con una impaginatura che vede la Croce in primo piano e la superficie pittorica bipartita in maniera netta tra la parte superiore, occupata dalle croci e la parte inferiore, affollata di figure. La minuziosità con cui vengono descritti i personaggi, indagati anche nelle loro particolarità fisionomiche e fisiognomiche, sono da ricondurre, secondo il Cannatà, all'accostamento del pittore aquilano a Cola dell'Amatrice e al periodo umbro di Raffaello, accostamento che deve essersi concretizzato nel corso del secondo decennio del XVI secolo. Un ulteriore impegno verso una resa più ampia e corposa della composizione si ottiene tra il secondo e il terzo decennio quando viene collocata l'esecuzione della presente Crocifissione. Nella complessità dei rimandi culturali non vanno dimenticati i rimandi a Perugino, Pinturicchio, propri della sua prima formazione, e al Sodoma, come ci ricorda la scena dello svenimento della Madonna. L'affresco fu staccato alla fine dell'800 in seguito alla distruzione della chiesa di San Francesco nell'area degli attuali portici di via Principe Umberto e parte della strada. La sua costruzione, come quella dell'annesso convento, risaliva all'epoca della costruzione della città, ma i vari terremoti succedutisi nei secoli ne modificarono l'originario assetto, fino alla quasi completa distruzione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300282656OA
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0