Trittico di San Maurizio. Madonna con il Bambino e San Maurizio orante

dipinto, ca 1450 - ca 1499
Maestro Di Caramanico (attribuito)
notizie seconda metà sec. XV

La figura della Vergine in trono, con il Bambino Gesù benedicente seduto sul suo ginocchio destro, domina l'intero spazio della tavola centrale, lasciando alla figura di San Maurizio, rappresentato di profilo, orante e genuflesso ai piedi del trono, una superficie ridotta, ma sufficiente a garantire la complicità degli sguardi. La copiosità del manto azzurro della Madonna tende a celare gli elementi decorativi del trono, raffigurato secondo una prospettiva centrale e coronato ai margini da due candelabri dorati

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Maestro Di Caramanico (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
  • LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
  • INDIRIZZO Via Ottavio Colecchi, L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera viene attribuita da Roberto Cannatà al Maestro di Caramanico (Cannatà R., Francesco da Montereale ela pittura a L'Aquila, in "Storia dell'arte", 41, 1981, pp. 58-59, n. 30), un ignoto pittore attivo in Abruzzo, di cultura marchigiana di stampo alemanno - crivellesco, con consistenti influssi toscani. Il trittico con la Madonna in trono e San Maurizio orante ed i santi Pietro e Giovanni Evangelista, proveniente dalla chiesa di San Maurizio di Caramanico (PE), ha fornito il termine di confronto per l'assegnazione di una nutrita serie di altre produzioni presenti a Scanno, tra l'altro con un affresco datato 1478, a Bugnara (AQ) nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Sulmona (AQ) con i più tardi affreschi della lunetta della chiesa di San Francesco della Scarpa nonché a Popoli (PE), a Sant'Eufemia a Maiella ed a Castel di Sangro. A tal riguardo, va peraltro precisata l'individuazione da parte del De Nino, di un artista abruzzese con influssi marchigiani presente a Castel di Sangro, Scanno Sulmona e Prezza, il cui profilo fu pubblicato dalla Gabrielli (Gabrielli M. R., inventario degli oggetti d'arte d'italia IV, Provincia di Aquila, Roma 1934, p. 220). Il Petraroia rivela nell'affresco di Scanno, importante punto di riferimento per essere datato 1478, influssi del sanseverinese Lorenzo d'Alessandro, del toscano Domenico Rosselli e di Antoniazzo Romano. Il trittico di San Maurizio rivela inoltre notevoli analogie stilistiche con il San Michele Arcangelo, proveniente dalla Chiesa di Sant'Antonio di Città Sant'Angelo (PE), conservato a L'Aquila, presso il Museo Nazionale d'Abruzzo, opera che, a giudizio del Cannatà, è da attribuirsi anch'essa al Maestro di Caramanico: si riscontrano infatti analogie nelle espressioni dei volti, dalle bocche leggermente contratte e nei rapporti proporzionali delle figure slanciate dei Santi Pietro e Giovanni (Trittico di San Maurizio) con il San Michele Arcangelo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300282640OA-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2013
  • ISCRIZIONI nel cartiglio in basso a destra del pannello centrale - S. MAVRITIVS - maiuscolo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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