strage degli innocenti

dipinto, post 1500 - ante 1599

D. N. R

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Bedeschini Giulio Cesare (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Loreto Aprutino (PE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La composizione e' molto movimentata nell'intento di rendere la drammaticita' del massacro. Le figure sono quasi tutte proiettate in primo piano, dove una attenta resa del chiarascuro mette in evidenza tutta la drammaticita' dell'evento. Il fondo e' completamente staccato, senza alcuna prospettiva. Le figure sono come trascinate da un vortice di movimento e di energia che nello stesso tempo le blocca in pose statuarie e rigide. L'opera è una copia piuttosto fedele di un dipinto firmato da Giulio Cesare Bedeschini, pittore di origine piemontese venuto in Abruzzo a seguito di Margherita d'Austria, forse all'epoca della sua venuta in Italia nel 1583. Fu allievo del Cigoli quando questi aveva la sua bottega a Roma, e da cui egli riprese un certo senso della plasticità ombrosa, il chiaroscuro pastoso, il morbido sfumato, derivati rispettivamente da un suo spiccato interesse sia per l'opera del Correggio che per la pittura veneta. Il Bedeschini inoltre, ed anche questo è un elemento cigolesco, raggruppa le figure per lo più in spazi ristretti: le scene spesso sono dense di energia e di movimento e non legano con il fondo. giulio Cesare Bedeschini si stabilì a L'Aquila, dove lasciò numerose opere, conservate oggi in moltechiese delle città e nel Museo Nazionale che vi ha sede. Molti dei quadri a lui attrribuiti sono andati dispersi o hanno sofferto ampie manomissioni, quando addirittura non sono di suoi allievi o imitatori. E' quasto il caso dell'opera qui esaminata, che mostra essere una buona copia dell'originale solo per quello che rigurada alcuni particolari, come volti, panneggi, uso del chiaroscuro piuttosto sfumato, mentre la resa del fondo rimane alquanto approssimativa. Anche il fratello Giovanni Battista fu pittore, e collaborò con lui, anche se rimase in posizione di inferiorità rispetto al fratello.; tuttavia per un nutrito gruppo di dipinti aquilani, alcuni oggi dispersi e altri generalmente assai mediocri, gli storici locali che li menzionano sono incerti se assegnarli all'uno e all'altro pittore. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile individuare nessuna opera a lui attribuita con certezza. Francesco, figlio di Giulio Cesare, fu anch'egli pittore, ma soprattutto incisore e architetto, e il nipote Carlantonio fu sacerdote e pittore, ma di lui si sa molto poco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300064920
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1991
    1993
    2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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