annunciazione

dipinto, 1612 - 1612

Nella parte alta su uno sfondo di nuvole dorate, l'Eterno benedicente, raffigurato di scorcio è avvolto in un drappo rosso scuro, tiene una mano sul globo terrestre sormontato da una croce ed è affiancato da due angeli con le spalle scoperte e le ali spiegate. Al centro della composizione la colomba dello Spirito Santo sovrasta una gloria in mezzo alla quale è il mon ogramma di Cristo sormontato da una croce e con al di sotto un cuore su cui sono piantati tre chiodi; sotto l'emblema vi è un cartiglio. In basso la Vergine e l'Angelo stanno ai lati di un inginocchiatoio di marmo screziato coperto da un drappo rosso con una banda d'oro, sul quale è posato un libro aperto. A sinistra la Vergine inginocchiata esprime con i gesti delle mani la sua meraviglia per il messaggio dell'angelo; ella indossa un abito bianco damascato ed un manto azzurrino grigio. L'Angelo con un giglio nella mano sinistra, benedice con la destra; è vestito di una tunica e un mantello ricadente in pesanti pieghe bianche con riflessi dorati. A terra, su un gradino di marmo, è posato un vaso di pietra con un mazzo di fiori

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Finson Ludovicus (1578-1580/ 1617): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
  • LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
  • INDIRIZZO via Castello, L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proveniente dalla chiesa di San Domenico, dove è ricordato in un inventario del 1809 che riportava l’elenco dei beni appartenuti alla chiesa , questo dipinto fu temporaneamente trasferito nella chiesa di San Pietro di Sassa, quando San Domenico fu chiuso al culto (Gabbrielli, 1934, p. 37) per poi tornare nella chiesa d'appartenenza, prima di entrare definitivamente nel Museo Diocesano e da qui nel Museo Nazionale. Già il Leosini (1848, p. 63) considerò questa Annunciazione una replica di quella conservata nel Museo di Capodimonte che ha la medesima iscrizione riportante il nome dell'autore e la data. Gli autori delle guide aquilane e il Moretti (1968, p. 158), basandosi sull'iscrizione, ascrivono il dipinto al pittore fiammingo Louis Finson che ebbe probabilmente contatti con Caravaggio durante il suo soggiorno a Roma e a Napoli nel primo decennio del Seicento, aspetto questo avvalorato dallo scorcio delle ali degli angeli che circondano Dio Padre e che richiamano l’opera di Caravaggio, Le sette opere di Misericordia (Arbace 2014). Un esame critico delle varie versioni di quest'opera del Finson è stato fatto dal Bodart (1970, pp. 76 - 85); lo studioso ritiene l'Annunciazione di Capodimonte, in cui rivela i rapporti con Caravaggio e le evidenti reminiscenze del manierismo fiammingo, l'archetipo da cui furono derivate le versioni di Arles, di Avignone, di Madrid e dell'Aquila. La versione aquilana differisce da quella napoletana per la presenza di due angeli in alto, anzichè tre, la posizione dell'Eterno, l'aggiunta al centro della gloria e del cartiglio, l'inversione della posizione dell'angelo e della Vergne e diversi particolari nell'abbigliamento e nell'aspetto di queste figure. Secondo Bodart l'aggiunta della gloria con il monogramma di Cristo e del cartiglio, indica che la prima destinazione del dipinto doveva essere una chiesa della Compagnia di Gesù, inoltre l'emblema e l'iscrizione sono caratteristici del la primitiva iconografia della Compagnia, prima della Canonizzazione di Sant Ignazio e San Francesco Saverio nel 1622. In effetti gli studiosi hanno recentemente avanzato l’ipotesi che il dipinto fosse stato commissionato per la Cappella intitolata al Nome di Gesù eretta in San Domenico nel 1602 (Vittorini, 2014). Il Bodart ritiene che non si tratti di un'opera autografa del Finson, data la grande secchezza, ma di una interpretazione di poco posteriore alla sua partenza dall'Italia (1613). Più accettabile è l'ipotesi che sia invece una replica autografa la cui inferiorità qualitativa rispetto all’opera napoletana è motivata sia dalla destinazione periferica sia dal fatto che è una replica con probabili interventi di bottega (comun. orale di Bruno Toscano, 1981)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300020143
  • NUMERO D'INVENTARIO 211
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI sul gradino, in basso - ALOYSIVS FINSONIVS BELGA BRUGENSIS/ FECIT 1612 - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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