Santi
Il polittico è concepito in tre parti, delimitate da una finta cornice architettonica. L'artista immagina una parete gialla stampata con quadrifogli neri, delimitata in alto da una fascia policroma concepita a marcapiano, decorata con girali fitomorfi di inequivocabile riferimento classico. In ogni nicchia vi è raffigurato un Santo. Tuttavia, la triplice separazione viene superata concettualmente dalla concezione spaziale uniforme entro cui le figure sono posizionate. Infatti, un' unica linea dell'orizzonte divide il verde del pavimento dallo sfondo, concepito come un grande drappo di stoffa rossa, le cui pieghe, simmetriche, contribuiscono a richiamare la partizione delle cornici architettoniche. In ogni riquadro vi è raffigurato un santo: al centro Santa Caterina di Alessandria, ai lati si ipotizza l'identità dei due santi fratelli San Gervasio e San Protaso
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
muratura/ pittura
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MISURE
Altezza: 233 cm
Larghezza: 231 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
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ATTRIBUZIONI
Cerchia Di Gatti Saturnino (maniera): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Attualmente Attribuito A Bernardino Di Cola Del Merlo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
- LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
- INDIRIZZO via Castello, L'Aquila (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Leosini trattando nel suo libro della Chiesa di Santa Maria di Cascina, ora distrutta, descrivendo questo affresco collocato in una nicchia a destra dell'altare maggiore, lo attribuiva erroneamente al pittore Francescantonio Sette, allievo del Cavalier d'Arpino, attribuzione ripetuta acriticamente dal Bindi (Leosini, 1848, p. 89 - Bindi, 1894, p. 266). Dopo un pessimo restauro fu attribuito dal Moretti alla mano di Bernardino di Cola del Merlo di Civita di Penne, per presunte affinità al polittico di Pianella, tesi non condivisa da Cannatà che, sostenendo la sostanziale diversità dello stile di questo affresco da quello del polittico di Pianella, lo ha ritenuto opera di un ignoto pittore che dipinge nell'ambito della scuola aquilana di Saturnino Gatti e Francesco da Montereale, nel primo quarto del sec . XVI, dimostrando anche una conoscenza dell'impostazione narrativa vicina al Ghirlandaio. (Cannatà, 1981, p. 58)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300020094-0
- NUMERO D'INVENTARIO 121
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0