Annunciazione,l'Eterno, angeli, San Ludovico da Tolosa e committenti. Annunciazione
La scena si svolge in un suggestivo paesaggio naturale. Il cielo si congiunge all'orizzonte con uno specchio d'acqua con delle barche in lontananza. Fanno da quinte alla scena elementi naturali: sulla sinistra rocce appuntite diradano verso gli argini di un corso d'acqua, sulla destra una collina dolcemente si innalza, coperta di vegetazione. Le chiome degli alberi sono rigogliose, i cespugli ricchi di fogliame, decorati con fiorellini chiari. Animali selvatici popolano questo luogo arcadico. In primo piano, sulla sinistra, San Luigi da Tolosa è raffigurato con il manto azzurro dai gigli dorati della casata reale di Francia, e la corona ai suoi piedi. Nelle mani regge un pastorale ed un cartiglio dorato. Al centro un piccolo gruppo di fedeli in preghiera, raffigurati di dimensioni ridotte rispetto alle proporzioni del contesto, si raccolgono in cerchio innalzando lo sguardo verso l'alto, dove è raffigurato il Cristo nella mandorla che, circondato da angeli musicanti dalle vesti svolazzanti, si rivolge, irraggiandola con linee sottili dorate, verso la Madonna posta alla destra dell'opera. La Vergine è inginocchiata, avvolta da un pesante e bellissimo manto blu dai panneggi sottolineati da un bordo ricamato in oro. I biondi capelli sono sciolti sulle spalle, una corona emerge dall'
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Sebastiano Di Cola Da Casentino (attribuito): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Variamente Attribuito A Bernardino Di Cola Del Merlo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
- LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
- INDIRIZZO via Castello, L'Aquila (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE R. Cannatà, sulla traccia del Serra e del Verani, confutata la tesi sostenuta dal Chini, secondo la quale questo dipinto, proveniente dalla congregazione della Carità dell'Aquila, sarebbe stato quello venduto da un certo Maestro Bernardino nel 1504 alla Confraternita della Concezione (a sostegno di tale teoria il Chini, portava un'errata interpretazione di un atto di vendita del 02/12/1504), assegna questa tavola allo stesso autore che firma un'altra Annunciazione in S. Maria ad Cryptas di Fossa (Aq), "Sebastiano" con la data 1486, che è stato da sempre identificato con Sebastiano di Cola da Casentino, pittore conosciuto solo attraverso notizie documentarie che vanno dal 1478 al 1506. Questo pittore, attivo in un periodo a cavallo tra i due secoli, dimostra una conoscenza di Antoniazzo Romano in quella "identica propensione alla semplificazione formale" (Cannatà, 1981, p. 57), probabilmente attivo nella cerchia della bottega di Saturnino Gatti. A questo proposito, la critica è oggi divisa nell'attribuire l'opera a due possibili artisti, Bernardino di Cola del Merlo o Sebastiano di Cola da Casentino ( Bologna 2001, Arbace 2011)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300020080
- NUMERO D'INVENTARIO 122
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0