Fama/ Virtù/ storie della vita di Mosè
decorazione plastico-pittorica,
1613 - ca 1614
Tassi Agostino (attribuito)
1580 ca./ 1644
Soffitto con grande riquadro centrale contenente dipinto di figura femminile allegorica, incorniciato da motivi a perle e palmette in stucco dorato. Intorno alla cornice fascia in stucco dorato con motivi alternati di leone rampante, ramo di pero con frutti, stella e monte a tre cime. Vele con figure femminili allegoriche alternate a unghie decorate a grottesca, sormontate da rilievi di festoni di fiori e frutta in stucco. Inferiormente alle unghie, lunette con scene figurate di paesaggi
- OGGETTO decorazione plastico-pittorica
-
MISURE
Lunghezza: 6.80 m
Larghezza: 5.40 m
-
ATTRIBUZIONI
Tassi Agostino (attribuito)
Cesari Giuseppe Detto Cavalier D'arpino (e Aiuti)
- LOCALIZZAZIONE Palazzina Montalto
- INDIRIZZO Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Viterbo (VT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La Sala della Fama è tra i pochi ambienti della palazzina fatta costruire da Alessandro Damasceni (creato Cardinale dallo zio Sisto V con il nome di Alessandro Montalto) in Villa Lante a mostrare l'intervento diretto del Cavalier d'Arpino, documentato a Bagnaia dal 1613 al 1614. Il pagamento al pittore del 21 aprile 1614 è stato posto in relazione con gli affreschi della Sala della Fama. Il completamento della decorazione, specificamente delle lunette, può essersi protratto dovendosi ad Agostino Tassi la soluzione dei paesaggi con storie della Vita di Mosè e con soggetti biblici non identificabili. Giovan Battista Passeri, nelle sue "Vite de' pittori scultori et architetti sino all'anno 1673", attribuisce al Tassi le storie dell'Antico Testamento nella volta di alcune camerette della Palazzina, tra le quali è da individuare la Sala della Fama. Secondo il Salerno (1969), le lunette sarebbero opera di collaborazione tra il Cavalier d'Arpino e il Tassi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201220262-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0