lapide commemorativa - ambito romano (sec. XV)

lapide commemorativa, ca 1495 - ca 1495

Lapide con due iscrizioni incise: quella in alto disposta su 14 righe; quella in basso su 3 righe. Nel margine inferiore, segno del livello raggiunto dalle acque del Tevere nell'inondazione del 1495. Cornice: nel timpano, corona d'alloro con due nastri

  • OGGETTO lapide commemorativa
  • MATERIA E TECNICA marmo/ incisione
    Stucco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria in Traspontina
  • INDIRIZZO via della Conciliazione, 14/C, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide ricorda le antiche reliquie trasportate nella originaria chiesa di S. Maria in Traspontina - nella quale era collocata la lapide stessa - dalla Portica o Via Santa, che anticamente conduceva alla Basilica di S. Pietro attraversando il Borgo. Riporta inoltre la notizia in base alla quale S. Pietro subì il martirio nel luogo in cui, poi, sorse la chiesa e fà menzione del particolare culto per la Vergine Maria, alla quale la Chiesa stessa è dedicata. Nella parte inferiore della lapide, un'iscrizione ricorda l'inondazione del Tevere, avvenuta nel 1495, sotto il pontificato di Alessandro VI, e un segno indica il livello raggiunto dalle acque. La lapide nel 1587 venne trasferita dalla Vecchia alla Nuova Traspontina e collocata, con molta probabilità, nel luogo in cui attualmente si trova. Il Cecchelli, che ha dedicato uno studio particolare a questa lapide e alla sua epigrafe, la data al tempo di Alessandro VI e ritiene che per essa sia stato riutilizzato un cippo classico forse appartenente alla zona sepolcrale vaticana. Il P. A.M. Bevilacqua riteneva invece che l'iscrizione, di cui considerava però solo la parte relativa alle reliquie della Chiesa - risalisse addirittura al 1195, ma questa affermazione è decisamente da scartare, in base all'esame dei caratteri epigrafici che non possono certo appartenere al XII secolo. Ci sembra invece probabile che questa lapide ripeta nella prima parte l'iscrizione di una lapide più antica andata perduta, quella a cui si riferisce il Bevilacqua, trascritta in caratteri capitali, a cui si sarebbe poi aggiunta l'iscrizione relativa all'inondazione del Tevere. Il sia pur breve intervallo tra la prima e la seconda epigrafe giustificherebbe la lieve diversità di caratteri. L'iscrizione, riportata anche dal Forcella, presenta oscurità ed errori da addebitarsi al lapicida
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200821808
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • ISCRIZIONI al centro - lettere capitali - a solchi - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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