reliquiario - a ostensorio - ambito palermitano, ambito Italia centro-meridionale (seconda metà secc. XVIII/ XIX, sec. XVIII)

reliquiario a ostensorio, post 1750 - ante 1799

Il reliquiario è formato da una teca ovale in argento con sportello in cristallo molato, inserita in un ricettacolo di metallo argentato con montatura lignea e manico di metallo. La base poggia su uno zoccolo ligneo modanato ed è sagomata, come il fusto, da volute che incorniciano una targa con stemma inciso. Il ricettacolo della teca è sbalzato con un giro di bottoni sferici incorniciati da foglie di palma scontornate, che partono in basso dalle ali di un cherubino e sono strette in alto da una corona con crocetta apicale

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    argento/ fusione
    cristallo/ molatura
    metallo/ argentatura/ cesellatura/ sbalzo
  • MISURE Altezza: 18
    Larghezza: 11
  • AMBITO CULTURALE Ambito Palermitano Ambito Italia Centro-meridionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria in Ara Coeli
  • INDIRIZZO piazza Venezia, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario è composto di due parti eterogenee: la teca d'argento, il cui inserimento nel ricettacolo ha lasciato tracce di forzatura, reca il bollo di garanzia adottato nella città di Palermo dal secondo decennio del XVIII secolo al 1872, che è formato dall'aquila accompagnata dalla sigla di "Regia Urbis Panormi". Il secondo punzone, del quale sono leggibili solo le due lettere iniziali, è quello del console bollatore, che di norma conteneva dopo le iniziali una cifra dataria; manca invece il punzone dell'argentiere. Da questi dati scaturisce la proposta di datazione. Per quanto riguarda il ricettacolo, l'incisione grossolana dello stemma non consente di decifrarne i dettagli e la sua individuazione resta ipotetica: potrebbe appartenere ai Meleagri di Torino, o più probabilmente, ai Mirelli di Napoli, ipotesi che avvalorerebbe un' attribuzione dell'opera ad ambito italiano centromeridionale, come d'altra parte suggerisce l'analisi formale. L'assemblaggio dei due pezzi per confezionare il reliquiario è avvenuto in data imprecisata. Il reliquiario proviene forse dal convento delle Clarisse di San Silvestro in Capite, espropriato nel 1871 (comunicazione orale)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200760760
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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