decorazione plastico-pittorica, post 1598 - ante 1620

L'arco e il sottarco d'ingresso sono affrescati con campiture geometriche incorniciate da sottili modanature in stucco, mentre sui pilastri si stende una decorazione a grottesche con figure femminili allegoriche, motivi floreali e stemmi. Sulla chiave dell'archivolto è posto uno stemma a stucco dipinto. Sul pilastro a sinistra dell'altare le partiture geometriche si mescolano alle grottesche, abitate da erme alate, cariatidi, figure allegoriche, putti e motivi araldici. Sullo zoccolo delle pareti laterali è dipinta una prospettiva architettonica formata da semipilastri sormontati da un'architrave, sulla quale è appesa una targa affiancata da drappi. Sul brano di parete centrale sono dipinte campiture geometriche. Sul registro superiore delle pareti le scene affrescate sono racchiuse da cornici rettangolari in stucco dipinto e dorato formate da una doppia modanatura con decori vegetali, la più esterna delle quali ha profilo spezzato ed è arricchita in alto (segue in ANNOTAZIONI)

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • ATTRIBUZIONI Cola Antonio Il Vecchio (notizie Fine Sec. Xvi-inizio Sec. Xvii)
    Ganassini Marzio (notizie Fino Al 1621)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria in Ara Coeli
  • INDIRIZZO piazza Venezia, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La committenza della cappella è documentata dal testamento di Camillo Mantica del 1598, nel quale egli ordina espressamente agli eredi di restaurare la cappella, della quale aveva acquisito il giuspatronato. I lavori vennero eseguiti dal nipote Alessandro, come risulta dal suo testamento, datato 1620, nel quale la cappella viene descritta come già decorata di pitture. Fra queste due date si collocano i lavori, forse in un anno non lontano dal 1613, quando una fonte coeva riferisce che la cappella venne "accomodata", senza specificare tuttavia se si riferisca alla struttura architettonica o alla decorazione. Quest'ultima è stata attribuita da Baglione (1649) a Marzio Ganassini, ad eccezione delle grottesche, assegnate al padre Colantonio il Vecchio, che si ritiene abbia eseguito anche le decorazioni pittoriche geometriche e architettoniche. Resta sconosciuto l'autore delle elaborate cornici a stucco dipinte e dorate, che un restauro del 1966, curato dalla SBAS RM, ha liberato da pesanti ridipinture (cfr. Carta/ Russo, 1988, con bibliografia e documenti)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200248998
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Cola Antonio Il Vecchio (notizie Fine Sec. Xvi-inizio Sec. Xvii)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1598 - ante 1620

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE