divinità greco-romane e grottesche
La decorazione ricopre la volta a botte e tre lunette sul lato verso il cortile. Ogni scomparto della volta ("Giove allattato dalla capra Amaltea", "La clemenza di Augusto", "Ercole al bivio", sei scene con "Nereidi rapite da Tritoni", "Figure allegoriche", "Giove e Minerva", "Giunone e figura danzante", "Putti", "Venere con le armi di Enea", "Cerere e Marte") è inquadrato da pesanti cornici in stucco ad ovoli, perle, astragali ed elementi fitomorfi. Grottesche decorano le vele ("Figure allegoriche con centauri, leoni, tritoni e motivi vegetali" e "Figure allegoriche con genietti alati, uccelli, finte archietture ed elementi vegetali", "Cigni con putti, bucranio e motivi vegetali") al di sopra delle tre lunette ("Figure nude") e delle tre centine delle finestre sul lato opposto. Nelle due lunette sopra le porte, sui lati brevi della sala, entro una pesante incorniciatura in stucco a festoni vegetali e volute è una nucchia contenente un busto di imitazione antica. Ai lati sono disposte due figure femminili simili a quelle dipinte nelle lunette sulla parete verso il cortile
- OGGETTO decorazione plastico-pittorica
-
MATERIA E TECNICA
Stucco
-
ATTRIBUZIONI
Fontana Prospero (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La loggia appartiene al corpo di fabbrica costruito da Bartolomeo Ammannati nel 1553 su commissione di Balduino del Monte proprietario del palazzo donatogli dal fratello, papa Giulio III (R. U. Montini, Palazzo Firenze, Roma 1958, p. 12). Generalmente attribuita al Primaticcio, la decorazione è probabile opera del seuo allievo Prospero Fontana, che secondo il Vasari gosé della protezione di Giulio III e operava a Roma in quel periodo mentre il rpimaticcio si trovava a Fontainebleu. La lettura critica della decorazione rivela una fattura omogenea attribuibile ad un unico ideatore che le affinità stilistiche con il ciclo di villa Giulia a Roma indicherebbero essere Prospero Fontana. E' probabile che per eseguire l'importante e vasto ciclo decorativo l'autore si sia avvalso dell'opera di aiuti, riconoscibile in alcune parti di minore importanza. In questo periodo della sua attività Fontana rivela risentire maggiormente dell'influenza dello stile monumentale di Vasari con il quale collaborava in altre imprese decorative (vedi villa Giulia a Roma). E' citata in: L. Biagi, Di Bartolomeo Ammannati e di alcune sue opere, in "L'Arte", 26, 1923, pp. 49-66; R. Bonfiglietti, Il Palazzo di Firenze restaurato, in "Capitolium", VI (1930), pp. pp. 1-18; D. Tesoroni, Il Palazzo di Firenze e l'eredità di Balduino del Monte fratello di papa Giulio III. Notizie e documenti, Roma 1889
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200238602-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0