Esculapio

scultura, ca 1553 - ca 1555

n.p

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • MISURE Altezza: 279 cm
  • ATTRIBUZIONI Lorenzi Antonio (notizie 1544/ 1583)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Verso il 1537-38, Niccolò Pericoli detto il Tribolo venne incaricato da Cosimo I di sistemare, con fontane e statue, il giardino della Villa Medici a Castello. Oltre alla celebre fontana del Labirinto (poi trasferita alla Petraia) e a quella dell'Ercole, Tribolo progettò - come riporta Vasari nella vita dell'artista - una statua d'Esculapio che doveva essere collocata entro una nicchia con fontana nel giardino dei semplici (G. Vasari, vol. VI, p. 82). Ma il marmo venne solo iniziato dal Tribolo e condotto a compimento da un suo allievo, Antonio di Gino Lorenzi, che aveva già collaborato col maestro nel catafalco di Michelangelo (G. Vasari, vol. VI, p. 82; VII, p. 636). L'attribuzione dell'Esculapio ad Antonio Lorenzi è confermata non solo dalla tradizione vasariana, ma anche dal confronto stilistico fra il disegno preparatorio, attualmente conservato al Museo del Louvre (Monbeig-Goguel, Inventaire général des dessins Italiens. Maîtres toscans nés après 1500, mort avant Vasari et son temps, Paris 1972, pp. 145-146), ed il marmo. Rispetto al progetto, Lorenzi effettuò alcune modifiche che alterarono l'originaria grazia del dio e resero la statua meno agile: si noti, ad esempio, la minore torsione del volto e del busto, la figura più tozza, il panneggio ricco e i tratti del viso appesantiti. H. Keutner ritiene che l'opera sia stata eseguita da Lorenzi pochi anni dopo la morte del Tribolo, tra il 1553 e il 1555 (p. 243). Dal disegno del Louvre si può vedere inoltre che Tribolo aveva previsto, sotto la nicchia di rocce calcaree che accoglieva l'Esculapio, una vasca di forma ellittica con figure fantastiche e mascheroni alati, anch'essa attualmente conservata in palazzo Medici Riccardi (cfr. foto n. 103496). Non sappiamo con precisione l'anno ed il motivo che determinarono il trasferimento dell'Esculapio e della vasca nel palazzo di via Larga; tuttavia, si può supporre che le due opere siano state trasferite prima del passaggio del palazzo alla famiglia Riccardi, avvenuto nel 1659
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900194647
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1989
    2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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