storie della vita di Maria Vergine e di Cristo

decorazione pittorica, ca 1390 - ca 1399

Decorazioni: rosette quadrilobate; nastri. Personaggi: Cristo; Arcangelo Gabriele; Madonna; Bambino Gesù; tre Re Magi; S. Pietro; S. Paolo. Divinità: Padre Eterno. Mobilia: trono

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • AMBITO CULTURALE Ambito Senese
  • LOCALIZZAZIONE MONTEFIASCONE (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo di affreschi è molto frammentario. Si riconoscono cinque scene: all'interno di una nicchia ricavata nello spessore del muro vi è raffigurata la Trinità, sulle pareti laterali della nicchia l'Angelo Annunciante e la Vergine Annunciata posti ciascuno di fronte l'altro. Alla sinistra della nicchia vi è l'Adorazione dei Magi con la Vergine seduta in trono col Bambino; nel registro superiore si riconoscono due riquadri, seppur lacunosi: a sinistra quello raffigurante la Vergine della Misericordia con il manto aperto e sorretto dalle mani; a destra i volti di San Pietro e San Paolo. I riquadri sono divisi da cornici decorate a rosette quadrilobe e nastri. Le cinque scene affrescate e lacunose sono ciò che resta di un complesso decorativo che interessava l'intera parete sinistra del coro basso, ambiente di cui ancora si ignora la sua originaria funzione e tuttora visibile dal presbiterio della chiesa. Dal contesto iconografico del ciclo, di cui non è stata rinvenuta notizia dallo spoglio delle fonti documentarie né esiste una bibliografia al riguardo, si potrebbe ipotizzare che l'ambiente fosse destinato ad un oratorio oppure potesse corrispondere ad un ambiente relativo alla chiesa originaria, precedente all'impianto attuale. Malgrado la frammentarità del ciclio, è ancora chiara l'unitarità del programma iconografico: la morfologia dei volti, l'impianto volumetrico delle figure, il gusto ornamentale e preziosistico dei dettagli, lo stesso inserto decorativo che suddivide il ciclo in riquadri propendono ad attribuire l'esecuzione del ciclo ad una stessa mano. La tipologia allungata delle figure umane, il gusto lineare e ornamentale risentono degli influssi della pittura senese tra la fine del Trecento e i primi del Quattrocento, in quella corrente nota come gotico internazionale. Ciò tuttavia non esclude la possibilità di datare il ciclo anche al tardo sec. XV, trattandosi di artista attivo in un'area provinciale dove certe resistenze tardo gotiche continuarono a vivere fino alle soglie del Cinquecento. Il ciclo fu restaurato nel 1973 (documento della perizia n. 93) a cura della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200210581-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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