Decorazione della cappella Orsini

decorazione plastico-architettonica, 1650 - 1699

La decorazione della cappella si compone di: a) nella parete sinistra un altare entro nicchia rettangolare con stipiti decorati da motivi a festone, rosette, putti alati ed anfore; timpano curvilineo con stemma Orsini, tra festoni di foglie, fiori e frutti, con cappello cardinalizio a tre ordini di nappe; dipinto raffigurante Sant'Anna e San Gioacchino, seduti, intenti ad educare Maria bambina, protetta e illuminata dallo Spirito Santo; serie di due figure di santi entro cornici centinate nell'intradosso della nicchia, che volgono lo sguardo verso l'alto e vestono i paramenti sacri usuali, (la serie era completata da una terza figura dipinta nell'ovale con cornice nella volta, ormai perduta); b) nella parete destra monumento funebre con iscrizione e stemma gentilizio Orsini inquadrato da un timpano curvilineo poggiante su capitelli decorati da motivi vegetali a voluta e in basso con motivo a dentelli e doppia voluta

  • OGGETTO decorazione plastico-architettonica
  • AMBITO CULTURALE Ambito Laziale Ambito Romano
  • LOCALIZZAZIONE Vicovaro (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cappella fu eretta nel 1628 dal vescovo di Tivoli Mario Orsini in ricordo della propria antenata Giulia (+ 1528) sepolta a Sancosimato. Essa venne dedicata a sant'Anna, come si legge nel manoscritto del padre Ludovico da Modena, conservato nell'Archivio della chiesa romana di San Francesco a Ripa: "nella med.ma prospectiva di d.o altar maggiore, in cornu epistolae vi è la / nobil e vaga cappella alla gran madre della madre di Dio dedicata, / di cui vi è un nobilissimo quadro in tela, che in atto di pigliare dal/le mani, e seno purissimo di Maria sempre Vergine, il bambino Gie/sù la rappresenta" (p. 79, cfr. Crielesi 1995, pp. 102-105). Il dipinto descritto era stato commissionato dal vescovo Mario Orsini al pittore Vincenzo Manenti da Orvinio, insieme alle raffigurazioni laterali di san Carlo Borromeo e san Filippo Neri e alla colomba dello Spirito Santo nel riquadro sopra l'altare (ancora in situ). Il dipinto dell'altare venne poi sostituito, forse a causa della sue condizioni di conservazione, dall'attuale, caratterizzato da una composizione molto semplice, con colori dalle tonalità chiare e calde. Complessivamente l'opera è di discreta fattura, sebbene alcuni particolari come le mani di san Giuseppe rivelano la cultura decisamente provinciale del pittore, probabilmente operante nella seconda metà del XVII secolo. Ad analoga produzione laziale è riferibile anche la più antica decorazione in stucco della cappella
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200203452A-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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