Ippocrate e Galeno

dipinto, post 1231 - ante 1255

Personaggi: Ippocrate; Galeno. Oggetti: faldistorio; pedane; cattedra; leggii; candele; barattoli; ampolle. Abbigliamento: tuniche; lorica; berretti. Allegorie-simboli: sfera del mondo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 156
    Larghezza: 167
  • ATTRIBUZIONI Primo Maestro Di Anagni (notizie 1231-1255 Ca)
  • LOCALIZZAZIONE Anagni (FR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco raffigurante i due medici è posto accanto a quello della teoria degli elementi ed all'altro della II volta raffigurante le età dell'uomo e dei suoi umori. Questo gruppo di affreschi vuole indicare l'armonia e l'unità del mondo e dell'uomo e quindi dell'universo. Tale armonia universale si inserisce perfettamente nell'economia generale degli affreschi della cripta. Nell'affresco vengono accostati i due antichi medici, vissuti in epoche diverse, in un medesimo spazio idealizzato, facendo di Ippocrate il maestro che detta i suoi insegnamenti all'allievo Galeno intento a trascriverli. Il I Maestro indugia qui sulla preziosità cromatica ritraendo con una pennellata minuziosa e calligrafica, tutti gli oggetti che compongono la scena che resta però di impianto sostanzialmente semplice. I volti non sono ben delineati, e questa mancanza di fisionomia individuale sembra voler sottolineare l'atmosfera fuori del tempo che ben si accorda col voluto anacronismo di questo dialogo. La preoccupazione maggiore dell'artista non risiede nella verosimiglianza della scena, ma piuttosto nella lumeggiatura cristallina dei panneggi tormentati, non tanto per una ricerca plastica, come si nota nel III Maestro ad es., quanto piuttosto per il gusto di contraddire la posizione in penombra della lunetta con la vivezza vitrea e smagliante delle tinte vibranti, caratteristiche, queste, fondamentali del I Maestro.I profili dei volti e delle mani sono vergati con ampi contorni neri che bloccherebbero i corpi in una durezza lignea se non fossero lumeggiati attraverso un fraseggio nervoso e dall'effetto caldo.Per il Boskovits, il vescovo Pietro sarebbe il committente del ciclo riguardante Ippocrate e Galeno. Egli ritiene che le opere del I Maestro siano precedenti agli altri affreschi della cripta, di circa un secolo ed andrebbero posti tra il 1088 ed il 1104. Tenendo conto, invece, dell'unitarietà dello schema degli affreschi della cripta, che mostrano attraverso le teorie di Ippocrate e Galeno, esplicate nel diagramma del Macro e Microcosmo, la perfezione dell'universo e l'armonia che lega l'uomo al naturale quando il suo cammino viene sorretto dalla legge di Dio, la datazione è posta tra il 1231 e il 1255, come afferma lo Smith. Il Van Marle aveva espresso dubbi sulla datazione dell'opera del I Maestro, senza tuttavia, fornire nessuna valida argomentazione. Il Matthiae attribuisce questo affresco al I Maestro, e afferma che questo andrebbe riallacciato alla scuola romana del sec. precedente, notando affinità con le fisionomie dei Seniori e dei Profeti del pittore di S. Silvestro a Tivoli, ammettendo tuttavia, che il supposto bizantinismo del I Maestro si riduce a pochissimi elementi, come la rivirgolatura frontale e la lieve depressione nasale. L'Hugentholtz avanza un'interpretazione fondata sull'idea della gerarchia, che sarebbe dimostrata dall'iscrizione leggibile sui fogli di Ippocrate e Galeno che lo studioso mette in relazione con una delle opere di Ippocrate, dove si afferma che le cose sono come sono, immutabili, come furono create. Da ciò deriva che l'intero ordine è inviolabile. L'Hugenholtz afferma che questi affreschi cosmologici sono sintomatici di una politica curiale basata sul principio che nessuno, neanche l'imperatore, può interferire nell'ordine del Creato, stabilito da Dio. I base a questa tesi, si riconferma la datazione 1231-1255
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200202630-52
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI sulle teste dei due personaggi - (...) ATURIS MAGNIS DANT DOGMA SALUTIS - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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