martirio dei Santi Pietro e Paolo

pala d'altare, post 1598 - post 1598

Come dice il Gentileschi nel contratto, nella pala "è rappresentato il momento quando S. Pietro fu posto in croce er San Paolo quando fu decapitato, con le tre fontane". L'azione si svolge lungo piani digradanti che conducono l'occhio dell'osservatore al punto d'incontro di tutte le diagonali compositive del dipinto: cioè il punto di vista, molto alto, della composizione, è posto al centro dell'orizzonte reale della scena, da cui si dipartono le linee ascendenti delle colline. Sulla destra tre personaggi discutono, contro il paesaggio di fondo. A sinistra, maestose figure di cavalieri in sontuosa armatura si dispongono in schiera obliqua fino al primo piano, al limite del quale, la grandiosa figura di S. Pietro in croce nasconde parzialmente la scena del martirio di S. Paolo, che già è stato decapitato da un soldato che rinfodera la lunga spada

  • OGGETTO pala d'altare
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Gentileschi Orazio (1562/ 1647)
  • LOCALIZZAZIONE Fara in Sabina (RI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto era già stato previsto nel contratto firmato per primo dal Gentileschi nel 1597, secondo il quale la cappella avrebbe dovuto essere eseguita dopo quella di S. Orsola. Ma un terzo documento del 1598, dove il pittore è richiamato ad eseguire l'opera nel tempo stabilito, cioè 10 mesi, sposta l'esecuzione di uno o due anni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200113852
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1971
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1975
    2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Gentileschi Orazio (1562/ 1647)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1598 - post 1598

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'