Crocifissione tra i santi Cristoforo, Madonna orante / o Santa Margherita (?), santo vescovo e San Sebastiano

dipinto, 1490 - 1490

Personaggi: San Cristoforo; Gesù Bambino; Santa Margherita (?); Cristo crocifisso; San Sebastiano. Figure: vescovo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Marchigiano
  • LOCALIZZAZIONE Acquacanina (MC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La grande porzione di affresco fu staccata nel 1971 dalla chiesa di S. Margherita di Acquacanina che,come questa abbaziale e le altre del territorio comunale, fu oggetto dell'inventariazione e campagna fotografica di Mons. Mariano Zampetti, della Arcidiocesi di Camerino San Severino Marche, in data 7 giugno 1973. Nella scheda cartacea, depositata con le altre presso gli uffici della Curia arcivescovile di Camerino, il soggetto è identificato con Crocifisso con S. Agostino (sotto, cancellato, si legge S. Nicola di Bari), San Sebastiano, S. Margherita e S. Rocco. In realtà il primo santo a sinistra è San Cristoforo e non S. Rocco mentre la figura femminile orante, più che con S. Margherita, priva comunque di specifici attributi, va probabilmente identificata con la Madonna, invocata nell'iscrizione che ricorda la commissione del dipinto: la morte a causa della peste della figlia di Arcangelo di Acquacanina, sepolta nella stessa chiesa di S. Margherita nel 1490. L'affresco è ricordato dal Vitalini Sacconi (G. Vitalini Sacconi, 1968, pp. 164-165; p.207), ancora nella chiesa di S. Margherita, come opera di scuola di Girolamo di Giovanni, respingendo le tesi del Serra (L. Serra, 1934, p. 299), che attribuiva l'opera alla mano del camerinese, riscontrando affinità con la sua mano specie nella figura della santa, identificata con S. Margherita. Il Vitalini Sacconi al contrario, constatava la differenza qualitativa esistente tra la figura femminile, elegantemente abbigliata secondo la moda del tempo, e gli altri santi, tra cui il santo vescovo e notava inoltre che il particolare descrittivo del dorso mano destra della Madonna, compariva anche nel medesimo soggetto raffigurato entro una edicola, nella chiesa di S. Lorenzo di Fiastra. Vanno piuttosto rimarcate le assonanze con il Girolamo di Giovanni autore della Madonna della Misericordia della Annunziata di Cessapalombo (1468). Piuttosto rara è invece l'iconografia dell'intero affresco con il Cristo crocifisso al centro, con una veste rossa in riferimento alla Passione, e i santi ai lati, sequenza che in parte ricorda quella sperimentata da Antonio da Fabriano nel 1457 a Fabriano (palazzo Bigonzetti Baravelli). Il San Cristoforo, come detto sopra, erroneamente identificato a lungo dagli studiosi con San Rocco, non è raffigurato frontalmente, bensì mentre sta attraversando il fiume con il Bambino che, a cavalcioni sulle spalle, reca in mano il cartiglio dove compare la scritta "fori collo crimina tollo" in allusione alla figura di Gesù che, portato sulle spalle da San Cristoforo, rimette i peccati del mondo. La tipologia del santo riprende in parte quella belliniana dei SS. Giovanni e Paolo, mediata probabilmente a Camerino grazie al San Cristoforo presente nei pannelli del polittico del duomo eseguito da Carlo Crivelli nel 1490 c.ca, meglio conosciuto come Madonna della Candeletta. Il pannello raffigurante San Cristoforo (51 x 15), attualmente a Denver, Art Museum, fu riconosciuto come appartenente al polittico disperso da Federico Zeri (P. Zampetti, 1986, p. 291; p. 293), insieme ad altri santi tra cui un San Sebastiano. Vista la coincidenza delle date, forse il legame iconografico tra il soggetto di Acquacanina e il santo crivellesco, si basa sulla conoscenza da parte dell'artista di disegni o cartoni di Carlo Crivelli. L'influenza dell'artista veneto e del polittico del duomo di Camerino nel territorio camerinese è inoltre testimoniata anche dal seguito che ebbe, in pittura come in scultura, la tipologia del San Sebastiano dai lunghi capelli: uno per tutti il San Sebastiano di Sefro nella chiesa di S. Maria Assunta (A. Antonio Bittarelli, 1999, p. 79)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100273984
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Regione Marche
  • ISCRIZIONI in basso - MCCCCLXXXX et mense augusti dicti anni ad laudem et reverentiam Omnipotentis Dei atque gloriose matris Marie et aliorum eius sanctorum hoc opus fieri facit ser Arcangelus de Acquacanina propter votum per eum factum tempore quo eius filia e morbo pestifero decessit et sepulta fuit in hac ecclesia per annos quatuor ante eius anima in pace requiescat. Laus Deo - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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