San Carlo Borromeo

dipinto, 1600 - 1649

dipinto a olio raffigurante san Carlo Borromeo. Il santo è raffigurato a mezzo busto, con lo sguardo rivolto verso la croce, secondo un’iconografia abbastanza classica

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 59 cm
    Larghezza: 48 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Marchigiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Cappuccini
  • INDIRIZZO Via dei Cappuccini, 2, Amandola (FM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, che si trova lungo uno dei corridoi al primo piano intorno al portico centrale, raffigura San Carlo Borromeo, una figura molto cara ai cappuccini in quanto, insieme ad essi, contribuì a riformare la chiesa cattolica nel XVI secolo, attuando parallelamente una riforma ecclesiastica e religiosa. Purtroppo non abbiamo notizie in merito alla realizzazione dell’opera, di bella fattura, per cui non possiamo stabilire se essa sia stata realizzata per il convento di Amandola o quale fosse la sua collocazione originaria, in considerazione anche dei lavori di restauro che hanno interessato la struttura architettonica negli anni ’70 del Novecento, come ci attesta una lapide nel cortile interno del convento. Probabilmente l’opera faceva parte della ricca quadreria che il convento cappuccino ebbe fino all’Ottocento. Nel secolo XVI i Cappuccini delle Marche ereditarono molte chiese e conventi di altri ordini con le annesse opere d’arte esistenti; inoltre si arricchirono di nuove opere nel corso dei secoli, grazie a donazioni. Il convento di Amandola possedeva una ricca quadreria che andò in gran parte dispersa prima a causa delle spoliazioni napoleoniche durante le quali la chiesa di San Bernardino fu privata della sua opera più celebre, una tela di Pietro da Cortona (1596-1669), raffigurante la Madonna con Gesù Bambino in braccio, S. Giovanni Battista, S. Felice da Cantalice, S. Caterina e S. Andrea, ora conservata nella pinacoteca di Brera, Milano. In seguito il convento fu ulteriormente depauperato con la soppressione degli ordini religiosi. La tela non presenta una firma o una datazione, ma può essere ricondotta alla diffusione del naturalismo caravaggesco, il cui mediatore nelle Marche fu Giovan Francesco Guerrieri (Fossombrone 1589- Pesaro 1657), per cui può essere datata alla prima metà del XVII secolo. La tela presenta alcune ridipinture, come quella che ha interessato quasi integralmente la mano destra del santo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100264450
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1600 - 1649

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE