peduccio,
ca 1623 - 1649
peducci in pietra
- OGGETTO peduccio
- AMBITO CULTURALE Ambito Marchigiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Bernardino
- INDIRIZZO Via dei Cappuccini, 2, Amandola (FM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I peducci devono essere riferiti alla prima metà del Seicento, ovvero all’innalzamento della chiesa. Nel 1626 i Frati Cappuccini ottennero di costruire l’attuale chiesa e l'annesso convento sul colle Marubbione, uno dei tre colli sui quali si colloca la città di Amandola, lì dove sorgeva la piccola chiesa intitolata a San Bernardino da Siena. I frati si erano già stabiliti presso il piccolo santuario della Madonna della Sportella, nella frazione di Vidoni, ma la popolazione del paese fece delle generose offerte perché i frati si spostassero nelle vicinanze della città, come attesta la “Vita del beato Antonio”, scritta nel 1650 dal prof.Palmieri (maestro di scuola dal 1639 al 1659). Nel 1627 la struttura non era ancora ultimata, e, benché fosse già abitabile, non lo era ancora nel 1632 quando il consiglio del 14 marzo 1632 accordò ai padri cappuccini 50 scudi per ultimare il nuovo convento e la chiesa che era stata già benedetta con licenza della curia in data 9 novembre 1627. Pochi furono gli interventi successivi che riguardarono prevalentemente il convento e gli spazi annessi ad esso come l’ampio cortile, che fu realizzato spianando il colle. L’ingresso della chiesa è preceduto da una scalinata, realizzata nel 1995 utilizzando le traversine in disuso della vecchia ferrovia, che conduce all’ampio portico a quattro campate, tipico delle chiese cappuccine. Il prospetto è a semplice capanna, con interno a navata unica e abside piatta, di forma rettangolare. All’interno dell’ordine dei cappuccini, anche l’architettura viene sottoposta a quel principio di povertà che era tanto caro al culto dei frati minori
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100264406
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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