Madonna del Rosario

dipinto,

A sinistra in basso è una figura vestita del piviale rosso e oro, si vedono poi due angioletti: uno legge su di un grosso libro aperto, l'altro stringe il triregno. Tra di essi è dipinto lo stemma del vescovo Galamini, sormontato dal cappello cardinalizio: due vitelli rampanti, affrontati e divisi da un alberello. Più in alto è la Vergine col Bambino assisa sulle nubi. Il bambino si sta chinando per porgere la corona del Rosario. Tutt'intorno si vedono gli angeli che assistono alla scena

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Marchigiano
  • LOCALIZZAZIONE Osimo (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, che si trovava nella navata destra della cattedrale, è collocato nel battistero. La città di Osimo fu, nel 1630, dedicata alla Madonna del Rosario, in onore della quale venne anche fissata una festività, per le cui celebrazioni furono stabilite precise norme. In quest'occasione venne realizzata anche la tela, raffigurante appunto la Madonna del Rosario, dal Guercino, per l'abside della chiesa di San Marco, che fu commissionata al pittore centese dal Card. Agostino Galamini, vescovo di Osimo in quell'epoca (1620-1639). Lo stesso cardinale commissionò anche la tela qui presa in considerazione, il suo stemma è infatti dipinto in basso sulla destra, raffigurante sempre il medesimo soggetto: la Madonna del Rosario. L'opera, databile per quanto detto sopra, al 1630 circa, non è di qualità troppo elevata e mostra caratteri di forte ingenuità (vedi ad esempio l'angioletto in basso a destra); può forse essere attribuita ad un ignoto pittore locale. Il personaggio ritratto a sinistra potrebbe essere lo stesso Card. Galamini oppure, come sembra suggerire il triregno raffigurato più a destra, un papa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100255064
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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