mensa d'altare di Vanvitelli Luigi (attribuito) (metà sec. XVIII)

mensa d'altare, 1740 - 1760

Il disegno della mensa d'altare è semplice ma elegante. la fronte rettangolare è decorata con riquadri mistilinei di marmi policromi inquadrati da due semplici lesene sulle quali sono applicati festoni di bronzo dorato. Al centro è applicata una croce raggiata sempre di bronzo dorato. Ai lati due modiglioni, superiormente un ripiano decorato sulla fronte con tralci vitinei di bronzo dorato. semplici cornici profilate evidenziano le geometriche membrature dell'insieme

  • OGGETTO mensa d'altare
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    Marmo
    MARMO BIANCO
    marmo pavonazzetto
  • ATTRIBUZIONI Vanvitelli Luigi (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Ancona (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo il Natalucci non è da escludere l'eventualità che l'altar maggiore sia stato eseguito su disegno di Luigi Vanvitelli. Tale ipotesi si basa, non tanto sul fatto che il famoso architetto fu l'autore dell'edicola della Madonna nella stessa cattedrale, quanto piuttosto su un passo di una lettera inviata dal Vanvitelli al fratello Urbano da Loreto in data 15.10.1751 dal quale apprendiamo che "il vescovo di Ancona (nicola Manciforte) mi ha mandato una saccoccia con 20 libbre di ottimo caffè, in compenso del disegno dell'altare di S. Ciriaco che li feci l'anno passato, gli ho scritto una lettera di rigraziamento". (F. Strazzullo, 1976, n. 27, pp. 50-51). Alla luce di questo passo il Natalucci, considerando le forme architettoniche dell'altare e la relativa scalea, i decori bronzei e il gusto per i marmi policromi suggerisce dunque di attribuire l'insieme al Vanvitelli ravvisando peraltro in un disegno conservato nella reggia di Caserta (J. Garme, 1973, p. 113, n. 128) l'eventuale modello che comunque appare notevolmente differente e sin troppo fumoso nella parte riguardante espressamente la mensa. Dubbi al riguardo sono stati del resto espressi dal Garms il quale esclude l'eventualità che il disegno succitato sia riferibile all'altar maggiore, così come esprime molte perplessità in merito al passo della lettera. le obiezioni sono sostanzialmente valide, poichè, con buone probabilità l'altare è da riferire ad epoca anteriore e al riguardo è senz'altro esplicita l'iscrizione lambertiniana del coro dove viene precisato che nel 1731 il Cardinale rinnovò è l'altare e il coro. Inoltre va direttamente confrontata la decorazione marmorea e i partiti secondari dell'altare con la retrostante cornice marmorea della grande tela del Fava la quale (si vedano soprattutto i modiglioni) appare in tutto e per tutto analoga. Eventuali suggestioni vanvitelliane nell'insieme sono peraltro giustificabilissime considerando che nella cattedrale era stata già eseguita l'edicola della Madonna, su disegno appunto del Vanvitelli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100252505
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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