mostra d'altare - bottega italiana (prima metà sec. XVIII)

mostra d'altare 1700 - 1749

La mostra inquadra il secondo altare a sinistra. Essa si compone di elementi verticali con colonne tortili e paraste di ordine composito dipinte a finto marmo di un colore giallognolo e venature verdi, che poggiano su due plinti sovrapposti anch'essi di un colore variegato grigio giallo. Le due paraste reggono una normale trabeazione che ne ripropone il colore, mentre sulle colonne tortili la trabeazione ruota verso il centro della chiesa spezzandosi assieme al frontone. Quest'ultimo sorregge due putti seduti. Nello spazio che si apre tra le parti del frontone dipinto ancora in finto marmo grigio-verde su di un supporto decorato in stucco lo Spirito Santo sotto forma di colomba campeggia sul disco radiato d'oro. Al di sotto scende a proteggere la tela sottostante una cortina di stucco grigia e d'oro decorata da testine di putto. Altri stucchi più in basso circondano la tela e riempiono gli spazi liberi fingendo ancora marmi rosati e venati attorno alla tela, neri e screziati al di sotto

  • OGGETTO mostra d'altare
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura/ pittura
  • MISURE Altezza: 820
    Larghezza: 445
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria Nuova
  • INDIRIZZO via de Tonsis, s.n, Fano (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La realizzazione dell'insieme di mostra e altare risale al rinnovamento settecentesco della chiesa. Pellegrini (1926) definisce gli altari e dunque indirettamente le mostre, manufatti di nessun valore. L'affermazione del Talamoni (1941), che sostiene che nel 1714 dovevano essere conclusi tutti i lavori all'interno della chiesa, contrasta con un documento che cita Pellegrini (1926) secondo il quale nel 1739 ancora gli altari erano in corso di realizzazione. Gli altari e dunque le mostre, come la restante decorazione della chiesa, potrebbero essere stati ideati da Giovanni da Lugano citato da Talamoni come l'artista con cui i frati avrebbero redatto il contratto volendo rinnovare la chiesa. Il manufatto, per la sua struttura plastica e movimentata e per un certo sviluppo della decorazione, ripropone caratteri propri delle mostre d'altare barocche pur prodotto in materiale povero. L'altare sottostante non è originale ma rifatto nel 1959
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100246803
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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