ritratto di Isabella Vespucci

dipinto, 1640 - 1660

Personaggi: Isabella Vespucci. Abbigliamento: abito con ampia scollatura bordata di pizzo bianco; acconciatura con rosa e piuma rossa; collana con grosso pendaglio e scorpione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Martinelli Giovanni (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Colocci
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Colocci
  • INDIRIZZO piazza A. Colocci, 8, Jesi (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La parte relativa ai Vespucci nella galleria dei ritratti risulta alquanto "costruita" in quanto, voluta da Adriano Colocci per ratificare la legittimità ereditaria con quella famiglia - legata ai Colocci per via matrimoniale avendo Antonio sposato nel 1853 Enrichetta ultima discendente dei Vespucci - egli non esita ad identificare come antenati anche personaggi che con quel casato non hanno nulla a che fare. E' interessante notare che Adriano Colocci per i discendenti Vespucci non si affida ad un pittore come il Kirchmayr, che firmava le sue tele, come aveva fatto per gli antenati Colocci, preferendo invece avvalersi spesso di "croste", vale a dire di quadri di poco pregio, ad imitazione dell'antico, dove lui poteva facilmente apporre iscrizioni. Va inoltre ricordato che a Firenze Adriano era comproprietario, insieme al fratello della prima moglie Clotilde Morozzi, di un negozio di antiquariato ed è forse da quest'ambito toscano che proviene anche il dipinto in esame. Quest'ultimo rivela però una qualità nettamente superiore rispetto al gruppo dei Vespucci, sia nella resa del volto che dell'abbigliamento, minuziosamente descritto in ogni dettaglio, dal pizzo che orna la scollatura, ai gioielli, all'acconciatura. Si tratta di un'opera seicentesca, che la Mozzoni attribuisce al pittore Giovanni Martinelli, di sicuro non del 1546 come riporta l'iscrizione sul verso della tela; così non si tratta di Isabella Vespucci, come la stessa riporta, nome questo che non compare nell'albero genealogico della famiglia, forse confuso con Lisabetta moglie di Vincenzo Mazzi Medici e madre di Alessandro vescovo di Firenze. Va infine rilevato che la scritta incompleta che compare sul margine destro, mancante dell'ultima parte, andava completata con quella presente di sicuro in un secondo quadro pendant, perduto, forse raffigurante il marito della donna
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100209487
  • NUMERO D'INVENTARIO 59
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • ISCRIZIONI lungo il bordo destro - CLA / OLIV / FRA / B - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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