Madonna con Bambino e donatore
dipinto,
post 1867 - ante 1881
Gennari Giuseppe (attribuito)
1816/ 1881
Personaggi: Madonna; Gesù Bambino. Figure: donatore. Elementi architettonici: altare. Vegetali: fiore (?)
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 80
Larghezza: 125
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ATTRIBUZIONI
Gennari Giuseppe (attribuito)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Gennari Giuseppe
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO piazza del Popolo, 40, Pesaro (PU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, inserito all'interno di una cornice in legno dorato, viene assegnato dal Polidori a Giuseppe Gennari (1816-1881), come copia da esemplare quattrocentesco. Che si tratti di copia è confermato da un pezzo, di identici soggetto e composizione, battuto ad un'asta Finarte del 7 marzo 2003 e assegnato genericamente a pittore degli inizi del XX secolo, di dimensioni ridotte rispetto all'esemplare pesarese (olio su tavola, 50,5x64,5). In entrambi i casi le figure si stagliano contro uno sfondo absidato che nel dipinto pesarese simula un mosaico dorato. Tale andamento dello sfondo e il fatto che la Madonna sieda su un'ara con fronte decorato a foglie d'acanto induce a ipotizzare che l'originale sia un affresco realizzato su una lunetta. Molto differenti risultano gli stili delle due opere: se, osservando il dipinto pesarese, si può pensare che il copista abbia avuto di fronte un'opera di area raffaellesca o peruginesca, forse umbra o laziale, nonostante i tratti della Madonna echeggino dei modi correggeschi, osservando il pezzo Finarte tali ascendenze non sono più riscontrabili, risultando il trattamento stilistico piuttosto legnoso e secco e la resa fisiognomica assai meno delicata ed elegiaca, nonostante sia improntata a soluzioni classiciste. Nella campagna di rilevamento del patrimonio dei Musei Civici del 2001, il dipinto viene genericamente ascritto ad anonimo pittore marchigiano. L'attribuzione del Polidori a Giuseppe Gennari, fu indotta, probabilmente, da un'etichetta di non precisata provenienza rilevata sul retro della cornice che indicava la provenienza del dipinto dall'eredità del ceramista e pittore che fu curatore dell'Accademia pesarese che partecipava alla Scuola di Disegno congiunta al Museo, istituzionalizzati nel 1881. Al Gennari, in strettissimi rapporti con la Marchesa Vittoria Toschi Mosca, si deve probabilmente la sistemazione dei fogli di disegno della raccolta Mosca. A lungo egli soggiornò a Roma e dal 1867 a Pesaro impartiva lezioni di pittura presso la fabbrica Castelbarco Albani di Villa Imperiale, dove restaurò anche alcuni affreschi. Se si tratta di opera del Gennari, il dipinto va forse collocato a queste date
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100205941
- NUMERO D'INVENTARIO inv. n. I.G.P. 4041
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Regione Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2003
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0