Cristo e l'adultera
dipinto,
1600 - 1610
Personaggi: Cristo; adultera. Figure: figure maschili. Abbigliamento religioso. Abbigliamento: abbigliamento contemporaneo; abbigliamento militare
- OGGETTO dipinto
-
MISURE
Altezza: 52.6
Larghezza: 72
- AMBITO CULTURALE Ambito Marchigiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Mazzolari Mosca
- INDIRIZZO via Rossini, 37, Pesaro (PU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è una copia fedele, anche nelle dimensioni, del Cristo e l'adultera dubitativamente attribuito dalla critica a Lorenzo Lotto, e attualmente conservato nella Pinacoteca del Palazzo Apostolico di Loreto. Il presunto originale lottesco, eseguito attorno agli anni '40 del Cinquecento, deve probabilmente essere identificato con quello presente alla vendita all'asta, organizzata dallo stesso artista ad Ancona nel 1550 e presumibilmente con quello registrato dal Vasari (1568) nel coro della Basilica lauretana, alla quale, rimasto invenduto, fu donato dallo stesso artista con l'oblazione del 1554. Secondo una parte della critica, il dipinto lauretano deve essere considerato una replica eseguita, utilizzando un incisione, da alcuni allievi del Lotto, attorno agli anni '60 del Cinquecento, per risarcire la perdita di un originale (Varese, 1981). Sembrerebbe comprovare questa ipotesi un confronto con la versione autografa dello stesso soggetto, eseguita dal Lotto attorno al 1528 e attualmente conservata al Louvre. Anche ammesso che la versione lauretana sia effettivamente autografa del Lotto, essa risulta ampiamente compromessa da ridipinture e da un restauro piuttosto invasivo, eseguito nel 1855 per arginare lo stato di degrado in cui versava a seguito delle requisizioni napoleoniche e il trasporto in Francia. E' per questi motivi che lo spirito della tela lauretana risulta molto distante dalla sensibilità lottesca, e il dipinto della collezione Mosca, forse copia di una copia, non è in grado di trasmettere la vera sostanza della sua arte. Il dipinto in esame, di mediocre qualità, soprattutto nella resa dei volti -quasi caricaturali ma privi di vera espressività e profondità psicologica- e in generale nella descrizione delle parti anatomiche, mostra anche una certa rigidità nei passaggi chiaroscurali. I panni rosso acceso, di una cromia molto brillante, sono gli unici particolari in cui l'artista rivela un qualche virtuosismo. I caratteri stilistici del dipinto farebbero pensare ad una datazione entro il primo decennio del Seicento per l'evidente influenza delle novità introdotte dalla pittura caravaggesca
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100205413
- NUMERO D'INVENTARIO inv., n. I.P.900
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2003
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0