Marchia Anconitana olim Picenum. carta geografica della Marca di Ancona

stampa a colori smarginata, 1640 - 1640

Carte geografiche: Marca di Ancona. Personificazioni: (figura femminile armata) Ancona. Animali: picchio; cane. Animali fantastici. Mezzi di trasporto: velieri. Oggetti: cartigli; rosa dei venti. Araldica: stemma

  • OGGETTO stampa a colori smarginata
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Blaeu Willem Janszoon (1571/ 1638): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cartoteca Storica delle Marche
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Lucia
  • INDIRIZZO via Marcellini, Serra San Quirico (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE `Tra la prima edizione della Marchia Anconitana di Mercatore (1589) e quel la di Janssonius e Hondius, edita nel periodo in cui i due editori avviaro no una società dividendosene i rami con il concorrente Willem Janszoon Bla eu (1571-1638) e che durò dal 1630 circa alla morte di Henricus Hondius (. ..), proseguendo Jansson da solo fino alla propria morte, si inserisce l'e dizione dell'Italia di G. A. Magini con la sua Marca d'Ancona olim Picenum (1620). E' questa la fonte della carta dei due editori olandesi eredi di Mercatore (...), come è facilmente visibile dalla pronunciata forma del pr omontorio anconitano, dal disegno orografico a mucchi di talpa molto schem atico, ma senza i motivi che rappresentavano il mare Adriatico della carta italiana, con un certo vantaggio per la chiarezza. Il cartiglio è diverso ma non meno elegante, con il titolo in alto a destra, mentre uno più picc olo contiene il riferimento dell'editore Henricus Hondius excudit, sopra l a scala di 15 milliaria italica communia, pari a 80 mm. La carta resterà l a stessa nelle seguenti edizioni: Gerardi Mercatoris et J. Hondii Atlas No vus, di Jan Jansson e Henricus Hondius edita nel 1638 (in latino), l'edizi one in francese del 1639 (volume terzo), completata nel 1644, il Nouveau T heatre du monde di Jan Jansson edito tra 1645-46 (volume terzo) e nel terz o tomo del Nouvel Atlas ou Theatre du Monde di Jan Jansson del 1647. Il di segno della regione resta lo stesso anche per un'altra edizione di questa carta: la Marca D'Ancona olim Picenum edita da Jan Jansson per la prima vo lta sul Novi Atlantis Anhang nel 1641-42. Di questa carta si registrano ri edizioni nei seguenti atlanti: Des Nieuwen Atlantis Aenhang, di Jan Jansso n, Amsterdam, 1644 (in olandese), Novus Atlas, Jan Jansson, 1645 (in tedes co), Nieuwen Atlas, Jan Jansson, volume tre, 1647 (in olandese), Atlas Nov us, di Jan Jansson, 1647 (in latino), Nouvel Atlas, di Jan Jansson, volume terzo, 1652 (in francese), Nuevo Atlas, di Jan Jansson, 1653-66 (volume q uarto, in spagnolo), sul volume quarto dell'Atlas Maior degli eredi Jansso n, 1675 (in latino), e sul Novus Atlas, sive Theatrum orbis terrarum, rist ampa dell'Atlas Maior del 1675, firmato da Johannes Janssonius, Amsterdam, 1680ca (in latino). Tra 1640 e 1655 la carta fu riedita sul Theatrum orbi s terrarum sive Atlas Novus del loro concorrente Willem Jansszoon Blaeu e poi sul suo Atlas Maior (1662-72), volume nono, dedicato all'Italia. Rista mpa su Le Theatre du monde ou Nouvel Atlas di Willem e Jan Blaeu, Amsterda m, 1640 (riedizioni 1644, 1645, 1650, 1658). Il Theatrum orbis terrarum si ve Atlas Novus (Amsterdam, 1640, 1645, 1650 in latino; 1642, 1643, 1650, 1 658 in olandese; 1642, 1647, 1648 in tedesco) registra sia la Marca d'Anco na che il Ducato di Urbino. Nell'Atlas Maior sive Cosmographia Blaviana in undici volumi (Amsterdam, 1662, riedizioni 1658/72 in dieci volumi) le ca rte dell'Italia furono raccolte nel tomo VIII; nell'edizione francese del 1663 (Le Grand Atlas) in dodici volumi sul IX, in quella tedesca (Grooten Atlas, 1664, in nove volumi; riedito nel 1667) sul volume VII. Questa vers ione di Blaeu è identica per gli elementi geografici ma presenta varianti decorative. La scala di miglia dieci è incisa a sinistra insieme al cartig lio che è posto, in questa versione, in basso a sinistra, mentre era in al to a destra nelle edizioni di Jansson, con la figurina rovesciata rispetto all'altra. Si tratta dell'emblema della Marca di Ancona pubblicato sull'I conologia di Cesare Ripa ai primi del Seicento, costituito dalla donna gue rriera con i simboli della forza, della fertilità e il cane, simbolo della fedeltà, che fa capolino in penombra, insieme al picchio, animale simbolo degli antichi Piceni, che sta sia sull'elmo della donna sia sopra il cart iglio. Questa stessa carta fu riedita nell'Het Nieuw Stede Boeck van Itali e di Pieter Mortier (1661-1711) e Jan Blaeu (1596-1673) stampato a Parigi nel 1705. La Marca d'Ancona di Frederik De Wit compare tra le carte dell'A tlas Maior stampato a Amsterdam da J. Covens e C. Mortier nel 1725 (riediz ioni 1725 e 1799, ma vi era stata un'edizione di Pieter Mortier nel 1710), editori di Amsterdam specializzati in questo genere di stampe, ma ho trov ato più di un esemplare sciolto di Mortier-Blaeu (Marché / D'Ancone / Par M.r Blaeu. / Se Rend à Amsterdam chez P. Mortier / Avec Privilege, mm 420x 510 con il cartiglio in basso a sinistra). Probabilmente essa è stata impi egata anche altrove da Covens e Mortier (...). '(Mangani G.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100141496
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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